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Vacanze estive, in sole due settimane abbandonati più di 1000 cuccioli di cane

Lo segnala l'Ente nazionale protezione animali

Inserito da (Redazione Nazionale), sabato 13 agosto 2022 20:12:31

Il tema sempre attuale dell'abbandono degli animali, purtroppo, aumenta in modo esponenziale durante il periodo estivo ed è l'Enpa - Ente nazionale protezione animali - a segnalare attraverso un report, numeri drammatici.

Ma sono anche le modalità a far venire i brividi ( e non solo per chi ama gli animali ): legati in strada senza poter scappare e senza acqua, buttati in un sacchetto come immondizia, lasciati in casa soli da chi va in ferie e non ha tempo ne' voglia di organizzarsi.

Il destino di molti animali da compagnia è segnato.

Un fenomeno quello degli abbandoni estivi costantemente monitorato dalle associazioni animaliste e che viene conteggiato dal Ministero della Salute.
Un fenomeno pero' che, nonostante la sorveglianza, si ripete e cresce ogni anno: "solo in due settimane a giugno - segnala l'Enpa - abbiamo ricevuto una pioggia di segnalazioni e solo in due settimane a giugno abbiamo recuperato 1000 cuccioli di cane.
Soprattutto al Sud".

E non solo i cani vengono abbandonati anzi: essendo i gatti quasi sempre senza microchip è più facile allontanarli. E anche qui fioccano le segnalazioni.

Proprio l'Enpa a luglio è tornata in 100 piazze italiane per la Giornata nazionale contro l'abbandono. Rocchi, presidente Enpa, ha ricordato in quell'occasione che "L'Enpa lo scorso anno ha sterilizzato 13.849 cani e 29.012 gatti, un'azione fondamentale per combattere il randagismo. E sempre nel 2021 abbiamo dato in adozione 17818 cani e 15412 gatti".

Pubblicati dal Ministero della salute i dati regionali sul randagismo relativi all'anno 2021: maglia nera degli ingressi al Lazio (9.158 ingressi nei sanitari e 3.384 nei rifugi) seguito da Campania (8.702 e 3.200) e Sicilia (8.192 nei sanitari).
Da un sondaggio realizzato dall'associazione risulta che sono diverse le motivazioni di chi lascia il proprio cane: decesso del proprietario, diverse condizioni familiari (la nascita di un figlio), difficoltà economiche a mantenerlo, mentre sarebbe poco rilevante l'effetto lockdown perché i cani affidati ad altri sarebbero nella maggior parte dei casi in famiglia da almeno 2-5 anni e una quota rilevante sarebbe in casa da più di 5 anni, quindi bel prima della pandemia.

 

Fonte foto: PIXABAY

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