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Houthi, Ue verso missione militare nel Mar Rosso

I 27 hanno infatti espresso un ampio consenso alla necessità di agire in modo rapido e pragmatico per proteggere gli interessi commerciali del blocco nell'area

Inserito da (Redazione Nazionale), mercoledì 17 gennaio 2024 16:58:06

di Norman di Lieto

L'Europa prova ad agire in blocco, con la missione militare sotto la bandiera di Bruxelles: i 27 hanno infatti espresso un ampio consenso alla necessità di agire in modo rapido e pragmatico per proteggere gli interessi commerciali del blocco nell'area.

Gli attacchi Houthi come proclamato dagli stessi - "Verso coloro che sono fiancheggiatori di Israele" - prosegue: tanto che anche il gigante mondiale della Shell (di proprietà anglo-olandese) ha annunciato lo stop alla navigazione nel braccio di mare conteso.

Bruxelles non intende agire con rapidità come fatto dagli Usa: l'intenzione è quella di non voler partecipare all'escalation delle tensioni.

Roma e Parigi sono le capofila con il ministro degli Esteri e vicepremier, Antonio Tajani che si mostra preoccupato, durante una conferenza stampa alla Farnesina:

"La riduzione del traffico marittimo nel Mar Rosso a causa degli attacchi degli Houthi ci preoccupa, nel canale di Suez il passaggio di navi è sceso da 400 navi al giorno a 250.

Sono aumentati e non di poco i costi assicurativi e si allungano i tempi di percorrenza, perché fare il periplo dell'Africa significa perdere 15 giorni.

Ne va della competitività dei nostri porti, Gioia Tauro, Brindisi, Trieste, Genova. Ne abbiamo parlato in Consiglio dei ministri, con il ministro della Difesa Crosetto abbiamo fatto lo stato dell'arte e abbiamo illustrato le nostre preoccupazioni".

Sulla possibilità di partecipare alla missione militare dell'Ue nel Mar Rosso, dice:

"Siamo pronti ad andare in Parlamento dove saranno illustrate tutte le attività che stiamo svolgendo per garantire la sicurezza della navigazione, faremo tutti i passaggi parlamentari".

La missione, che sarà europea, non avrà intenti offensivi ma solo difensivi - non prevede nemmeno la possibilità di colpire obiettivi a terra, come fanno gli anglo-americani, ma solo d'intercettare missili e droni - eppure c'è sempre il rischio che il Paese guida possa essere poi preso di mira dagli Houthi.

Il portavoce per gli Affari Esteri dell'Ue Peter Stano, durante il briefing quotidiano con la stampa, ha dichiarato:

"L'Unione Europea, sta lavorando intensamente con i partner e coordinando gli sforzi internazionali per fermare le violazioni inaccettabili del diritto internazionale, che mettono in pericolo la libertà e la sicurezza della navigazione nel Mar Rosso.
L'Ue ha avviato un dibattito tra gli Stati membri su una possibile missione per ripristinare la stabilità e la sicurezza del traffico navale nel Mar Rosso. Le discussioni tra gli Stati membri sono in corso - ha concluso - l'Unione con veemenza e forza, insieme ai partner internazionali, chiede che queste azioni illegali finiscano immediatamente".

Non ci sono solo Roma e Parigi in prima linea, anche Berlino non si tira indietro, confermando di essere "pronta", con fregate della Marina militare tedesca, a partecipare a una missione europea nel Mar Rosso per far fronte agli attacchi degli Houthi che minacciano il traffico commerciale marittimo mondiale.

Secondo un portavoce del ministero degli Esteri tedesco, Christian Wagner:

"Gli Stati membri dell'Unione europea stanno attualmente discutendo l'avvio di un'operazione marittima dell'Ue nel Mar Rosso.

Praticamente tutti i rappresentanti del governo federale hanno detto che siamo pronti a dare un contributo e vogliamo farlo. Naturalmente, ora si tratta di definire l'organizzazione specifica del mandato, e questi colloqui sono attualmente in corso a Bruxelles".

Intanto l'aggravarsi del conflitto in Medio Oriente minaccia il commercio mondiale e gli attacchi militari statunitensi contro i ribelli Houthi non hanno portato i risultati concreti sperati, finalizzati a far placare la minaccia al commercio globale.

Se gli attacchi nel Mar Rosso continueranno, alcuni spedizionieri della costa orientale degli Stati Uniti potrebbero scegliere di far arrivare le loro merci attraverso i porti della costa occidentale prima di caricarle a bordo di treni merci per il viaggio verso est.

Molte compagnie stanno pensando a rotte alternative per evitare gli attacchi Houthi.

Secondo quanto dichiarato ad Al-Jazeera dal capo dell'Organizzazione mondiale del commercio (Wto), Ngozi Okonjo-Iweala, l'instabilità della via marittima, dove gli Houthi hanno preso di mira le navi legate a Israele, è una delle principali fonti di preoccupazione per il commercio globale.

 

Fonte foto: Foto di Jefe King da Pixabay e pagina FB Antonio Tajani

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Canale di Suez<br />&copy; Foto di Jefe King da Pixabay Canale di Suez © Foto di Jefe King da Pixabay
Antonio Tajani, ministro Esteri e vicepremier<br />&copy; pagina FB Antonio Tajani Antonio Tajani, ministro Esteri e vicepremier © pagina FB Antonio Tajani

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