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Lavoro e Formazione

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Istat, tasso di disoccupazione al 7,4% mai così bassa dal 2009

Anche se il Pil frena e la disoccupazione giovanile si attesta al 21,3%, peggio in Ue solo Grecia e Spagna arrivano segnali confortanti per il mercato del lavoro in Italia

Inserito da (Redazione Nazionale), martedì 1 agosto 2023 20:03:23

di Norman di Lieto

Nonostante la frenata del Pil che cede lo 0,3% nel trimestre secondo l'Istat dovuta alla debolezza dei consumi e dell'export, di contro, (e per fortuna) dà segni di risveglio il mercato del lavoro italiano.

Calano ancora disoccupati e inattivi, crescono gli occupati, anche se le buone performance non sono ancora sufficienti ad abbattere la disoccupazione giovanile dove i nostri numeri continuano a essere tra i peggiori in Europa.

Si tratta dell'ultima istantanea dell'Istat che individua a giugno un tasso di disoccupazione in calo di 0,2 punti rispetto al mese precedente, attestandosi così al 7,4%.

Per trovare una percentuale analoga bisogna risalire nelle serie storiche di ben 14 anni fino all'aprile del 2009. Il dato continua quindi ad avvicinarsi a quello dell'Eurozona che, per il terzo mese consecutivo è rimasto, lo scorso giugno, al 6,4%, mentre è al 5,9% nell'insieme Ue.

Cala in Italia anche il numero di inattivi tra i 15 e i 64 anni dello 0,3%, pari a -43mila unità, con una flessione che si evidenzia per entrambi i sessi e tra gli over 24, mentre il dato resta sostanzialmente stabile tra i più giovani. Il tasso di inattività scende quindi al 33,5%, -0,1 punti.

Cresce l'occupazione, con un +0,3% sul mese di maggio che corrisponde a un incremento di 82mila unità, per uomini e donne, in tutte le classi d'età e per i dipendenti. Una lieve flessione, -0,3%, si registra solo tra gli autonomi. Il tasso di occupazione sale quindi al 61,5%, +0,2 punti, e il numero degli occupati cresce a 23 milioni e 590mila.

Il tasso degli under 25 senza lavoro è invece salito dal 14 al 14,1%.

L'Italia continua quindi a essere tra le maglie nere nell'Eurozona. Peggio del Belpaese fanno solo Spagna, con il 27,4% di disoccupazione giovanile, e la Grecia con il 23,6%.

Tra i Paesi Ue che non hanno adottato la moneta unica è invece la Svezia a detenere il record della disoccupazione giovanile più alta con un tasso che a giugno, per il quarto mese consecutivo, è rimasto al 21,8%.

Rispetto a giugno 2022, diminuisce sia il numero di persone in cerca di lavoro (-8,7%, pari a -178mila unità) sia il numero di inattivi tra i 15 e i 64 anni (-2,2%, pari a -280mila).

A giugno 2023, sottolinea l'Istat a commento dei dati, prosegue la crescita dell'occupazione (+82 mila rispetto al mese precedente) e il numero degli occupati sale a 23milioni 590mila.

Rispetto a giugno 2022, gli occupati sono 385mila in più, per effetto dell'aumento dei dipendenti permanenti e degli autonomi che ha più che compensato la diminuzione dei dipendenti a termine.

Su base mensile, il tasso di occupazione sale al 61,5%, mentre quelli di disoccupazione e di inattività calano al 7,4% e al 33,5% rispettivamente.

 

Fonte foto: Foto diJanno NivergalldaPixabay e Foto diYerson RetamaldaPixabay

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