
La Quaresima in Sardegna è molto sentita ancora oggi. I riti religiosi e pagani si alternano come è tipico di questa terra nata da secoli di dominazioni differenti. Se si pensa alla Pasqua e alla Quaresima la memoria non può che volare indietro nei secoli sino ad arrivare al periodo degli Spagnoli e degli Aragonesi. Sì: qualche secolo fa è qui che, secondo chi la storia la conosce e la ha studiata meglio di noi, nascono alcuni riti antichissimi oggi quasi dimenticati o praticati da pochissime persone.
- Pippia e Quaresima: ovvero la bambina della quaresima. Una bambola ovviamente non certo una bambina! Ma cosa è? Una particolare bambola di pezza raffigurante una con ben sette gambe in stoffa, legno o addirittura di pane. In genere questa bambola si mette dietro la porta di casa. Rappresenza il periodo di lutto e ristrettezze dovute ai riti religiosi, le gambe non erano una deformazione ma un modo utile per contare alla rovescia, rappresentano infatti le sette domeniche quaresimali. Il giorno di Pasqua la bambolina si deve bruciare.
- Nenniri: un simbolo di rinascita tipico della Pasqua e della Primavera. Si tratta di germogli di grano. Durante i primi giorni di Quaresima in un piatto fondo ma non troppo si mettono dei semi di grano, se si prepara un letto con il cotone idrofilo è ancora meglio, il tutto deve essere tenuto leggermente umido.Il piatto va posizionato al buio, sino a qualche anno fa le donne lo posizionavano sotto il letto oggi non più, si preferisce una dispensa o la cantina. I germogli devono fare una chioma verde che non deve mai diventare gialla e nemmeno si deve presentare la muffa. Da tradizione Il Giovedì Santo Su Nenniri si porta in chiesa, dopo essere stato guarnito con nastri e fiori. Spesso questo viene regalato a parenti e amici come segno di felicità e prosperità, in alcune famiglie ancora oggi viene messo, come centrotavola, nella tavola di Pasqua e conservato finché i germogli non seccano.
Intreccio delle Palme: una tradizione senza fine
E' la terza domenica di Quaresima una delle più importanti, è questa quella delle Palme con tutta la ritualità che si conosce. In Sardegna assume però dettagli particolari ed oggi come ieri si intrecciano le foglie di palma. Si tratta di una antica tradizione tramandata nei secoli e derivante dal Medioevo. Le palme vengono lavorate seguente tecniche differenti: dalle più semplici, ad annodatura, a raggiera, ad avvolgimento, a intreccio diagonale e perpendicolare, a incastro, a incrocio tubolare, a raggiera bi-frontale, a cornetti, a mezza foglia, a treccia, a mazzetti, ad avvolgimento a spirale, ad avvolgimento triangolare, a ripiegamento, tantissime tutte molto belle e particolari.
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