Territorio e AmbienteTrentino, abbattimento orsi. Brambilla: "Fugatti è ossessionato"

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Trentino, abbattimento orsi. Brambilla: "Fugatti è ossessionato"

La presidente della Leidaa parla di ossessione e persecuzione nei confronti degli orsi da parte del presidente della provincia autonoma di Trento: "Se governo non offre soluzioni proseguiremo con abbattimenti"

Inserito da (Redazione Nazionale), sabato 29 aprile 2023 19:20:25

Prosegue serrato il botta e risposta tra gli animalisti e il presidente della provincia autonoma di Trento, Maurizio Fugatti.

La Leal Lega Antivivisezione lancia un nuovo appello sulla vicenda degli orsi in Trentino:

"Non possono gli orsi pagare sulla propria pelle i macroscopici errori delle istituzioni - spiega all'ANSA il presidente della Leal Giammarco Prampolini - l'abbattimento non può essere una possibilità, ma nemmeno la detenzione in una vera e propria prigione come quella di Castellar, JJ4 va liberata".

"Sono stati spesi miliardi per ripopolare di orsi quelle zone - sottolinea Paolo Barbon, ciclista amatoriale e volontario della Leal - ed ora si addossano le colpe su un'orsa che ha semplicemente cercato di difendere i propri cuccioli, dove sono i radiocollari? Chi si deve preoccupare del loro funzionamento?

Sono state attuate le campagne di sterilizzazione? Troppo facile risolvere il problema abbattendo gli orsi o tenendoli reclusi in un vero e proprio carcere di massima sicurezza come il Castellar".

Michela Brambilla, presidente della Leidaa, alla AdnKronos parla delle decisioni del presidente della Provincia autonoma di Trento, Maurizio Fugatti, nei confronti dell'orsa Jj4.

"Fugatti ha un evidente ossessione per gli orsi del Trentino, altrimenti, se ricordo nel 2012, non avrebbe organizzato addirittura un banchetto a base di carne di orso alla festa del suo partito: una follia che venne fermata dai Nas. Un orso è un animale super protetto, quindi questo episodio si commenta da solo".

Dopo l'ultima ordinanza di abbattimento, Brambilla afferma:

"Confidiamo che ora sarà la magistratura a mettere uno stop alla sua persecuzione nei confronti di tutti gli orsi del trentino, volta soltanto a nascondere il fallimento della politica locale nei confronti del progetto di ripopolamento. Non vi è nessuna ragione per uccidere un'orsa che oggi si trova in prigione e non può quindi nuocere a nessuno. Questo configurerebbe per altro il reato di uccisione di animale per crudeltà senza necessità, previsto dall'art.544 bis del nostro codice penale. Fugatti si rassegni, gli italiani amano gli animali a differenza di lui e pertanto fermeranno la sua arroganza".

Poi l'ex parlamentare di Forza Italia racconta di essersi recata sul luogo dove è 'detenuta' l'orsa JJ4:

"Sono l'unica persona ad essere entrata a Le Casteller e ad avere visto Jj4: era accucciata in un angolo della sua gabbia/tana, aveva lo sguardo impaurito, spaesato, e non era per nulla aggressiva. Il personale della struttura ieri mi ha comunicato che nella mattinata le hanno aperto, finalmente, l'accesso all'area esterna: circa 2.500 mq con una vegetazione simile a quella di un boschetto. Jj4 è comunque così spaventata che per tutta la giornata non è uscita, probabilmente avrà aspettato la notte per sentirsi più sicura. Ciononostante quella struttura, pensata solo quale ricovero di emergenza per la fauna selvatica ferita, non è in alcun modo adeguata per rinchiudere un plantigrado per un lungo periodo, in quanto le dimensioni sono estremamente ridotte. E' una prigione".

E ancora:

"Abbiamo individuato delle soluzioni alternative per Jj4 e anche per M49, l'altro orso detenuto nel carcere di Le Casteller. Ragione di più per non procedere con l'abbattimento e permetterci di trasferire Jj4 in un luogo adeguato dove potrà continuare a vivere facendo l'orsa, senza entrare in contatto con le persone", conclude Brambilla

Sulla questione è intervenuto anche il ministro dell'Ambiente e della Sicurezza energetica, Gilberto Pichetto Fratin:

"Per quanto riguarda la gestione degli orsi "bisogna intervenire con meccanismi, che possono essere dei regolamenti, su come deve essere gestita la situazione. Si può pensare al trasferimento se ci sono le condizioni, al controllo delle nascite con la sterilizzazione delle femmine - ha aggiunto -. Non è una cosa che si fa dall'oggi al domani, è un percorso che dobbiamo mettere in piedi e che durerà qualche anno".

Maurizio Fugatti, invece, non si preoccupa né degli animalisti e neppure dell'opinione pubblica in buona parte contraria all'abbattimento di JJ4 così come la stessa mamma di Andrea Volpe, il runner trentino aggredito ed ucciso dall'orsa.

''Se fosse per me, abbatterei Jj4 domani mattina. Ma se vogliamo affrontare seriamente il problema, dobbiamo ragionare sulla convivenza dei trentini con tutti gli orsi. Perché possiamo anche trasferire Jj4, ma tra qualche tempo saremo di nuovo al punto di partenza. Di questo passo, negli anni prossimi gli orsi saranno sempre di più. E stando così le cose non si può salvare il progetto. La filosofia animalista è bella, ma dopo vent'anni, non è più accettabile l'equilibrio uomo-animale con i numeri che ci sono in Trentino''. E allora, conclude, ''o il governo ci dà una via d'uscita o bisogna fare come fanno in tutto il mondo, gli orsi aggressivi si abbattono appena aggrediscono e di quelli in eccesso si fa una selezione''.

 

Fonte foto: Foto diPexelsdaPixabay e pagina Facebook Brambilla

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