Tu sei qui: Storia e StorieIl pirata "Bracalone" e il segreto della prima mappa: la città sommersa di Poseidonia
Inserito da (Admin), martedì 26 settembre 2023 20:59:48
di Max Eddario*
Dopo aver recuperato il baule, il capitano Bracalone e la sua ciurma si trovarono a dover decidere quale delle dieci mappe seguire per prima. Una in particolare attirò l'attenzione di Bracalone: su di essa era disegnata una città sommersa, con torri e templi, e una sola parola al centro, "Poseidonia".
Mossi dalla curiosità e dal desiderio di ricchezza, Bracalone e i suoi uomini presero la rotta indicata sulla mappa, che li avrebbe portati in mezzo all'Oceano Atlantico. Dopo giorni e giorni di navigazione, il capitano e la sua ciurma giunsero in una zona dell'oceano calma e cristallina, in cui era possibile vedere il fondale anche a grande profondità.
Là sotto, le leggende sembravano prendere vita. Una vasta città sommersa si estendeva fino a dove l'occhio poteva vedere, con torri imponenti, strade e piazze pavimentate di marmo. Era Poseidonia, la città perduta dei figli di Poseidone, il dio del mare.
Con l'aiuto di speciali campane subacquee, Bracalone e una parte della ciurma iniziarono le immersioni. Mentre esploravano la città, scoprirono che era abitata da creature marine di vario tipo: sirene, tritoni e altre creature leggendarie. Ma non erano ostili; al contrario, sembravano aver aspettato da tempo la visita di estranei.
La regina delle sirene, Althea, rivelò a Bracalone che il vero tesoro di Poseidonia non era oro o gioielli, ma la conoscenza. La biblioteca della città conteneva antichi manoscritti e rotoli che parlavano di civiltà perdute, magia e poteri sconosciuti.
Bracalone, inizialmente deluso dal non trovare oro o pietre preziose, capì ben presto il valore inestimabile di quel tesoro. Con l'aiuto di Althea e delle sirene, riuscì a recuperare alcuni dei manoscritti più importanti e a riportarli sulla nave.
Quando tornò sulla superficie, il capitano seppe che la sua avventura era solo all'inizio. Con nove mappe ancora da esplorare e l'immensa conoscenza dei manoscritti di Poseidonia, Bracalone e la sua ciurma avevano davanti a loro infinite possibilità.
Ma la notte, mentre la nave era ancorata sopra Poseidonia, una tempesta improvvisa iniziò a imperversare. Il mare si agitò violentemente e una forza misteriosa sembrava voler trascinare la nave negli abissi. Era forse un avvertimento? O un'entità gelosa della scoperta di Bracalone?
La risposta a questi interrogativi avrebbe atteso, perché il capitano, con la determinazione che lo contraddistingueva, decise di mettersi alla ricerca del secondo tesoro indicato dalle mappe. E la sua prossima destinazione sarebbe stata un'isola sconosciuta, dove la leggenda parlava di una montagna che piangeva lacrime d'oro...
E così, tra pericoli e nuove avventure, la storia del capitano Bracalone e della sua intraprendente ciurma continuava.
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