SportMorte Vialli, la Figc ricorda il campione scomparso

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Morte Vialli, la Figc ricorda il campione scomparso

Roberto Mancini, ct degli azzurri e Gabriele Gravina ricordano l'ex calciatore e accompagnatore della nazionale durante gli Europei vinti dagli azzurri

Inserito da (Redazione Nazionale), domenica 8 gennaio 2023 11:40:20

La Figc - Federazione italiana giuoco calcio - ha voluto rendere omaggio a Gianluca Vialli con una video intervista a Roberto Mancini, commissario tecnico della nazionale sui propri canali istituzionali e con Gabriele Gravina, presidente della Figc che ha scritto una lettera per ricordare il campione cremonese.

La video intervista di Roberto Mancini vede il mister azzurro - fortemente provato - e che spende parole d'affetto per l'amico fraterno e compagno di innumerevoli avventure sportive, non ultima, la vittoriosa spedizione inglese durante i campionati europei che videro gli azzurri vittoriosi e con lo stesso Gianluca Vialli, protagonista nel ruolo di capo-delegazione della squadra.

"Speravo che accadesse qualcosa e speravo in un miracolo, ci siamo visti e abbiamo parlato ed abbiamo scherzato e mi ha fatto piacere che era di buonumore anche in quel momento".

Il rapporto quasi simbiotico con Gianluca Vialli lo racconta lo stesso Roberto Mancini:

"Noi abbiamo vissuto quasi tutta la vita insieme e avevamo un legame come può essere quello tra due fratelli: anche si ci siamo separati durante la nostra carriera c'è sempre stato un sentimento di grande affetto, amicizia, rispetto".

Il rapporto coi ragazzi della nazionale:

"I ragazzi amavano ascoltare quello che diceva".

Anche il presidente della Federazione italiana giuoco calcio, Roberto Gravina ha rilasciato una sua dichiarazione:

"Caro Gianluca", scrive il presidente della Figc, "E' stato il tuo carisma elegante, unitamente alla tua voglia di vivere e di vincere che infondevi a tutti, a rendere gli Azzurri, i tuoi Azzurri, Campioni d'Europa".

A Wembley, sottolinea Gravina, "l'Italia è entrata nella storia anche e soprattutto grazie alla tua capacità di rendere migliori le persone che hai accanto con riflessioni mai banali, con domande curiose e consigli sussurrati. Un contributo e un patrimonio unici sia dal punto di vista umano che professionale".

E quindi, prosegue il presidente della Figc:

"In fondo è solo una questione di abbracci. Il lungo e caloroso abbraccio dei tifosi e di tutti gli appassionati di calcio che ha accompagnato la tua eccezionale carriera da calciatore. L'abbraccio indissolubile che ti lega alle persone che hanno avuto la fortuna di conoscerti da vicino e che ti vogliono bene. L'abbraccio inaspettato che ci siamo scambiati nella prima telefonata in cui hai accettato il ruolo di capo delegazione della Nazionale con entusiasmo, ma anche con il pudore che ha contraddistinto la tua vittoriosa esperienza da dirigente federale. L'abbraccio intenso, pianto, sorriso e vissuto che ti sei scambiato con Roberto in un momento di estasi collettiva, eppure così intimo e privato. E anche adesso, nel dolore profondo in cui ci siamo abbandonati per la notizia che non avremmo mai voluto ricevere, noi della famiglia Azzurra ci stringiamo in un grande abbraccio, fisico e virtuale, per provare a trovare conforto e cercare di alleviare la sofferenza del distacco da una persona cosi' speciale".

Gravina conclude poi così la sua lettera:

"Per questo l'immagine che non riesco a togliermi dalla mente è molto più di un ricordo, è un lascito che sopravvive al dolore. E' l'abbraccio con cui i tifosi italiani a Londra ti hanno salutato dopo il trionfo europeo del luglio 2021. Migliaia di braccia che ti hanno cinto ancora una volta e che non volevano più lasciarti andare via. Come oggi".

 

Fonte foto: Figc.it e Flickr

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