PoliticaSalario minimo, opposizioni trovano accordo per depositare proposta di legge. Calenda: "Governo ora apra confronto senza pregiudizi"

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Salario minimo, opposizioni trovano accordo per depositare proposta di legge. Calenda: "Governo ora apra confronto senza pregiudizi"

Una proposta di legge che mette d'accordo tutte le forze politiche di opposizione e che sarà depositata nei prossimi giorni alla Camera. Le opposizioni: "Momento di dare piena attuazione articolo 36 Costituzione"

Inserito da (Redazione Nazionale), venerdì 30 giugno 2023 18:49:40

di Norman di Lieto

Le opposizioni fanno 'fronte comune' per proporre il salario minimo, depositando nei prossimi giorni alla Camera proposta di legge sul tema: se Meloni ha più volte ribadito come proprio salario minimo a suo modo di vedere sia: "Specchietto per le allodole" dall'altra una nota congiunta firmata dai leader dell'opposizione (che hanno fatto questa volta fronte comune) afferma:

"La necessità di un intervento a garanzia dell'adeguatezza delle retribuzioni dei lavoratori, in particolare di quelli in condizione di povertà anche per colpa dell'inflazione, è un elemento qualificante dei nostri programmi elettorali. Per questo abbiamo lavorato a una proposta unica che depositeremo alla Camera nei prossimi giorni.

Vogliamo infatti sottolineare con forza - prosegue la nota - la comune convinzione che è giunto il momento di dare piena attuazione all'articolo 36 della Costituzione che richiede che al lavoratore sia riconosciuta una retribuzione proporzionata alla quantità e qualità del lavoro svolto e sufficiente a garantire un'esistenza libera e dignitosa per sé e per la propria famiglia".

Lo affermano in una nota congiunta Giuseppe Conte (Movimento 5 stelle), Nicola Fratoianni (Sinistra italiana), Matteo Richetti (Azione), Elly Schlein (Partito democratico), Angelo Bonelli (Europa Verde) e Riccardo Magi (+Europa) che esplicitano anche la proposta di legge:

"Per raggiungere questa finalità, la nostra proposta prevede che:

- al lavoratore di ogni settore economico sia riconosciuto un trattamento economico complessivo non inferiore a quello previsto dai contratti collettivi stipulati dalle organizzazioni datoriali e sindacali comparativamente più rappresentative, salvo restando i trattamenti di miglior favore;

- a ulteriore garanzia del riconoscimento di una giusta retribuzione, venga comunque introdotta una soglia minima inderogabile di 9 euro all'ora, per tutelare in modo particolare i settori più fragili e poveri del mondo del lavoro, nei quali è più debole il potere contrattuale delle organizzazioni sindacali;

- la giusta retribuzione così definita non riguardi solo i lavoratori subordinati, ma anche i rapporti di lavoro che presentino analoghe necessità di tutela nell'ambito della parasubordinazione e del lavoro autonomo;

- conformemente anche a quanto previsto nella direttiva sul salario minimo, sia istituita una Commissione composta da rappresentanti istituzionali e delle parti sociali comparativamente più rappresentative che avrà come compito principale quello di aggiornare periodicamente il trattamento economico minimo orario;

- sia disciplinata e quindi garantita l'effettività del diritto dei lavoratori a percepire un trattamento economico dignitoso;

- sia riconosciuta per legge l'ultrattività dei contratti di lavoro scaduti o disdettati;

- sia riconosciuto un periodo di tempo per adeguare i contratti alla nuova disciplina, e un beneficio economico a sostegno dei datori di lavoro per i quali questo adeguamento risulti più oneroso.

In un post su Twitter il leader di Azione ha puntualizzato:

"Tutte le opposizioni hanno raggiunto un accordo sul Salario Minimo. È un provvedimento equilibrato che riprende i punti fondamentali della proposta depositata dal Terzo Polo:

1) nessuna indicizzazione automatica per evitare la rincorsa salari inflazione;

2) comitato di aggiornamento tecnico con datori e sindacati;

3) dodici mesi di tempo per adeguamento dei contratti con corrispettivo inferiore.

4) compensazione per le imprese dei costi di adeguamento. Diamo una risposta al dramma del lavoro povero e ci allineiamo agli altri paesi europei. Chiediamo ora al Governo di Giorgia Meloni di aprire un confronto di merito e senza pregiudizi.

Abbiamo sostenuto la riforma del RdC, ma occorre evitare di aumentare la povertà lavorativa".

La palla ora passa al governo guidato da Giorgia Meloni.

 

Fonte foto: Foto diNiek VerlaandaPixabay e Foto diNiek VerlaandaPixabay

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