Tu sei qui: PoliticaPoliclinico di Bari, multa a 3 primari per aver lavorato troppo durante Covid. Poi il dietrofront
Inserito da (Redazione Nazionale), domenica 22 ottobre 2023 16:22:44
Se da una parte c'è una sanità italiana che vede i medici con stipendi bassi in fuga dal settore pubblico, puntando su quello privato o sull'estero, con lo stesso Schillaci che aveva annunciato qualche giorno fa aumento degli emolumenti per i sanitari; dall'altra, esiste chi viene multato per aver lavorato troppo durante l'emergenza Covid.
È successo a Bari, dove 3 primari del Policlinico si sono visti sanzionati per 'eccesso di lavoro'.
La notizia kafkiana ha portato gli stessi a scrivere prontamente una missiva al presidente della Repubblica, Sergio Mattarella.
Contestati ai 3 primari dall'ispettorato del lavoro i troppi straordinari durante l'emergenza Covid e per non aver rispettato le norme sui riposi di medici e infermieri.
A sollevare il polverone è stato il primario del pronto soccorso dell'ospedale, il secondo più grande del Sud, Vito Procacci, attraverso una lettera indirizzata direttamente al Quirinale.
Procacci si è visto recapitare una sanzione amministrativa da 27mila euro, mentre i primari di una Chirurgia generale e del centro trapianti fegato complessivamente dovranno pagare 10mila euro, in solido con il Policlinico stesso.
Nella lettera Procacci evidenzia che la sua struttura durante il periodo Covid ha salvato "la vita a circa 8600 pazienti, di cui 1600 ventilati meccanicamente".
"Le scrivo - si legge - perché oggi, dopo tutto l'impegno profuso da me e dalla mia meravigliosa equipe nel contribuire orgogliosamente a rendere un essenziale servizio ai cittadini, in nome del giuramento di Ippocrate e dell'articolo 32 della Costituzione, le affido tutta l'amarezza, la delusione e lo sgomento per il trattamento ricevuto da uno Stato che amo ma nel quale ad oggi faccio fatica a riconoscermi".
Procacci si dice "allibito", mentre il Policlinico ha annunciato che impugnerà il provvedimento sanzionatorio, ma intanto è stata lanciata da colleghi una raccolta fondi in favore dei medici multati.
Poi, una volta interpellati Mattarella e Calderone, tutto è rientrato (ma non doveva neppure 'uscire' a onor del vero, Ndr).
"Ha prevalso il buon senso", questo il commento del direttore generale del Policlinico di Bari, Giovanni Migliore, alla notizia della sospensione del procedimento dell'ispettorato del lavoro su tre primari del Policlinico di Bari, multati per aver lavorato oltre il limite consentito nel periodo pandemico.
"Ringrazio - aggiunge - il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, per l'attenzione e la sensibilità dimostrata al caso sollevato dal direttore del nostro pronto soccorso e la ministra Marina Calderone che si è subito attivata. Abbiamo negli ultimi anni attraversato uno dei momenti più difficili per la sanità pubblica del nostro paese. Ne siamo usciti insieme, grazie all'impegno instancabile dei medici, degli operatori sanitari e alla flessibilità dimostrata dalle direzioni per adattare l'organizzazione degli ospedali al mutare dello scenario pandemico. Queste sanzioni sono assolutamente ingiuste", aggiunge Migliore. "Dobbiamo fare i conti con la realtà - conclude Migliore - oggi è sempre più difficile trovare personale disposto a lavorare nei pronto soccorso e ci sono difficoltà di reclutamento anche in altri reparti. L'alternativa senza l'apporto straordinario di medici e personale sanitario sarebbe nell'immediato quella di chiudere posti letto e pronto soccorso su tutto il territorio regionale e nazionale.
Il presidente della Federazione Nazionale degli Ordini dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri (Fnomceo), Anelli ha dichiarato:
"Ringraziamo il ministro del Lavoro Marina Elvira Calderone per il tempestivo intervento al fine di risolvere la paradossale situazione dei medici multati per non aver rispettato, in piena pandemia, il limite degli orari di lavoro. Si tratta di un segnale di grande attenzione del ministro e del Governo intero per la professione medica, e di riconoscimento per il supporto che ha prestato e presta al Paese", afferma Anelli accogliendo così la notizia, resa pubblica dallo stesso ministro, delle azioni messe in atto in risposta al suo appello di ieri in merito alla "Siamo grati al Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella - continua Anelli - per avere, ancora una volta, dimostrato la sua solidarietà e la sua considerazione per i medici e per il loro contributo".
E il presidente Fnomceo conclude: "Un grazie, infine, a tutti i medici che, lavorando senza risparmiarsi, hanno traghettato il Paese fuori dalla pandemia, assistendo oltre 26 milioni di persone e salvando centinaia di migliaia di vite messe a rischio dalla malattia grave".
Tutto è bene quel che finisce bene.
Ma sarebbe stato il caso che un procedimento del genere non fosse proprio uscito.
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