PoliticaIsraele, 3 ministri minacciano dimissioni a Netanyahu

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Israele, 3 ministri minacciano dimissioni a Netanyahu

Anche all'interno del suo stesso partito, il Likud, si seguono con apprensione i sondaggi in cui gli israeliani attribuiscono a lui buona parte della responsabilità degli attacchi dello scorso 7 ottobre

Inserito da (Redazione Nazionale), lunedì 23 ottobre 2023 21:01:14

Israele accusa anche il suo presidente Netanyahu: sono molti i cittadini a considerare 'Bibi' reo dell'assalto di Hamas a Tel Aviv avendo 'abbassato la guardia' e permettendo così - a detta di molti - la strage che ha lasciato troppe vittime sul terreno e che ancora ne provoca.

Anche all'interno del suo stesso partito, il Likud, si seguono con apprensione i sondaggi in cui gli israeliani attribuiscono a lui buona parte della responsabilità e ora si cerca di costringerlo ad ammettere in pubblico di aver compiuto, riguardo ad Hamas, un errore strategico.

Ossia aver consentito che negli ultimi anni i miliziani fossero generosamente finanziati dal Qatar.

Ad aggravare le cose per Netanyahu è arrivato oggi un vistoso titolo di prima pagina sempre di Yediot Ahronot secondo il quale ci sarebbe "una crisi di fiducia" fra lui e l'esercito.

Come se non bastasse, i rapporti col ministro della Difesa Yoav Gallant sarebbero molto tesi.

Solo in serata il premier ha pubblicato un comunicato in cui assicura che lavora con lui "in stretta collaborazione, 24 ore al giorno, per condurre Israele alla vittoria totale su Hamas".

In realtà già nei giorni scorsi, durante la visita di Joe Biden in Israele, Gallant era stato escluso da Netanyahu dal primo incontro riservato con il presidente Usa.

La ruggine fra i due risale al marzo scorso, quando Netanyahu lo licenziò in tronco ma fu poi costretto a fare retromarcia in seguito alle proteste di massa nelle strade di Israele.

Fra le 'colpe' che gli erano state imputate, quella di aver consigliato allora a Netanyahu di congelare la riforma della giustizia - che stava spaccando il Paese - e di andare a larghe intese, affinché le proteste non indebolissero le forze armate.

Altri responsabili militari, che all'epoca e nei mesi successivi hanno espresso allarmi simili, sono stati poi oggetto di attacchi velenosi della destra nazionalista, tacciati fra l'altro di "fiancheggiare la protesta".

Israele non trova pace, neanche sul fronte interno.

Mentre la guida politica del Paese da parte di Netanyahu, vacilla.

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