Tu sei qui: PoliticaConferenza di fine anno, Meloni: "Riforma della giustizia è una priorità"
Inserito da (Redazione Nazionale), giovedì 29 dicembre 2022 20:07:21
di Norman di Lieto
Un governo quello guidato da Giorgia Meloni a sessanta giorni dall'inizio del percorso del sessantottesimo esecutivo della Repubblica italiana.
Due mesi intensi con provvedimenti già ampiamente dibattuti e con quasi tre ore di conferenza stampa e 45 domande cui dover rispondere.
Il tema forte del centrodestra da sempre è il semipresidenzialismo a cui Meloni dice sì e apertura verso riforma fiscale e della giustizia.
Un asse pro Kiev e un atteggiamento diverso rispetto al passato nei confronti di Turchia e Cina.
Sul fronte bellico tra Russia e Ucraina, la premier dichiara:
"Spero che prima o poi il governo russo si renda conto dell'errore che sta facendo" e decida di "fermare questa incomprensibile invasione. Fino a quando questo non accadra' noi difenderemo l'Ucraina". "L'Italia e' pronta a farsi garante di un eventuale accordo di pace. E' la ragione per la quale penso di recarmi a Kiev prima della fine di febbraio.
Sui temi - sentitissimi - della giustizia e del fisco Giorgia Meloni ha dichiarato:
"La riforma della giustizia è una priorità. Abbiamo scelto un ottimo ministro della Giustizia che è deciso ad andare avanti. Nei prossimi mesi lavoreremo alla riforma della giustizia".
Sul tema del fisco invece, la premier afferma:
"Sul tema della riforma fiscale noi intendiamo andare avanti. In primis il taglio del costo del lavoro: bisogna fare molto di più, l'obiettivo è il taglio di cinque punti. Il secondo è una tassazione che tenga conto della composizione del nucleo familiare. Il tema del sostegno alla natalità è una nostra priorità e il tema della tassazione deve andare in questa direzione. E poi c'e' il tema 'più assumi e meno paghi'".
Sulla casa e sulla riforma del catasto Meloni 'blinda' la sacralità della prima casa
"Da questo Governo non partirà mai un aumento della tassazione sulla casa.
Particolarmente considero la prima casa un bene sacro, non pignorabile e non tassabile".
Sul déjà-vu che dopo due anni riappare: il Covid e i voli provenienti dalla Cina con l'obbligo di tampone una volta giunti in Italia, Meloni ha dichiarato:
"Il ministro della Salute Schillaci ha immediatamente disposto un tampone per chiunque arrivi dalla Cina. Misura che rischia di non essere efficace se non presa a livello europeo.
Per questo ho chiesto al ministro Schillaci di scrivere al commissario competente per chiedere che sia l'Unione europea a prendere un provvedimento in questo senso. Auspichiamo che l'Ue voglia operare in questo senso. Il modello di privazione della libertà conosciuto in passato non è efficace. E il caso cinese lo dimostra. L'idea è che si debba lavorare prioritariamente sulla responsabilità dei cittadini e non sulla coercizione. Sui vaccini c'è una campagna dell'Esecutivo che riguarda soprattutto gli anziani e i soggetti più a rischio che sono quelli su cui mi sento di fare l'invito più deciso".
Giorgia Meloni ha sorriso quando le hanno chiesto se senta il peso di Mario Draghi sulla sua testa:
"Lo sento chiaramente e mi fa piacere - ammette -. Misurarmi con persone capaci e autorevoli è stata la sfida di tutta la mia vita. A me non è mai piaciuto vincere facile, mi stimolano le persone capaci e autorevoli, e Draghi lo è a livello nazionale e internazionale. Mi rendo conto dell'eredità e anche dei paragoni che si possono fare, lo trovo affascinante".
Fonte foto: Pagina Facebook Giorgia Meloni e Foto dijessica45daPixabay
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