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Perù, abolita legge che consentiva ai minorenni di sposarsi

Tra il 2013 e il 2022, l'anagrafe nazionale del Perù ha registrato un totale di 4.357 casi di matrimoni con minorenni. Di questi, il 98,4% corrisponde ad unioni di bambine e adolescenti tra gli 11 e i 17 anni con uomini adulti

Inserito da (Redazione Nazionale), domenica 5 novembre 2023 18:11:55

Una legge che cambia una precedente (aberrante) che prevedeva la possibilità di contrarre matrimonio per i minorenni: un'abolizione che diviene una scelta di civiltà.

I dati degli ultimi 10 anni erano drammatici: tra il 2013 e il 2022, l'anagrafe nazionale del Perù aveva registrato un totale di 4.357 casi di matrimoni con minorenni.

Di questi, il 98,4% corrisponde ad unioni di bambine e adolescenti tra gli 11 e i 17 anni con uomini adulti.

Era tempo che anche il Perù mettesse fine a questa legge che rendeva legale ciò che non può esserlo per definizione.

Il parlamento del Perù, con una larghissima maggioranza (113 voti a favore, nessuno contrario e tre astensioni), ha approvato l'annullamento della legge che permetteva alle minori di 18 anni di sposarsi.

Finora, le nozze con le giovanissime erano consentite tramite autorizzazione di genitori, nonni o di un giudice. E nel 2020, in piena crisi pandemica, il Perù ha avuto un picco di 845 matrimoni di questo tipo, in base a quanto documentato dal Registro nazionale di identificazione e stato civile (Reniec).

Il fenomeno non è comunque isolato: secondo l'organizzazione 'Girls not Brides', in Brasile (quinta nazione al mondo per numero assoluto di matrimoni precoci) sono più di 2,2 milioni le minorenni sposate o che vivono in un'unione stabile (circa il 36% della popolazione femminile brasiliana sotto i 18 anni).

In America Latina al secondo posto c'è il Messico, con 1,42 milioni di ragazze sotto i 18 anni sposate o che vivono in un'unione stabile, pari al 26% della popolazione femminile messicana minorenne.

La decisione del parlamento peruviano costituisce quindi una "pietra miliare" per "bandire le pratiche che hanno leso i diritti fondamentali di bambine e adolescenti", ha sottolineato il ministero delle Donne locale.

Che ha aggiunto:

"Il Perù ha fatto un passo avanti nella sua decisione di essere un Paese più egualitario e protettivo dei loro diritti".

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