Tu sei qui: Musica, Cinema e TeatroFavino polemizza sul film sulla vita di Enzo Ferrari: "Assurdo che venga interpretato da attore straniero"
Inserito da (Redazione Nazionale), domenica 3 settembre 2023 17:59:32
O Adam Driver è perfetto per impersonare gli attori italiani, oppure è semplicemente un bravissimo attore che piace ai registi che lo scelgono per interpretare il ruolo di protagonista nei film che dirigono.
Eppure, l'attore americano che aveva già impersonato Maurizio Gucci in: "The House of Gucci" bissa con il film in mostra a Venezia dove è Enzo Ferrari.
Insomma, due mostri sacri dell'imprenditoria italiana impersonati da un attore americano e che ha fatto sbottare, come detto, Pierfrancesco Favino che ha polemizzato e molto su questa scelta.
Con un video integrale l'attore italiano lancia la sua battaglia proprio dalla Mostra di Venezia, per accendere un faro sui ruoli degli attori italiani nel panorama internazional
''Il pubblico italiano tornerà ad avere fiducia nel cinema italiano quando vedrà gli attori italiani entrare nelle produzioni internazionali [...]
Se invece noi consentiamo ai nostri ruoli di essere recitati da attori non italiani, cosa unica nel mondo in questo istante, ecco che saremo sempre nello stesso campionato ma per i ruoli di retrocessione. Questa è una piccola battaglia da fare'', affonda Favino.
Che sottolinea ancora:
''Nessun Paese al mondo in questo momento sta consentendo a Pierfrancesco Favino di fare, giustamente, Kennedy o Tom Ford. E noi invece stiamo tranquillamente dicendo che tutta la famiglia Gucci è italo americana, senza problemi. Se va bene, va bene per tutti''.
L'attore, a Venezia come protagonista assoluto di 'Comandante' di Edoardo De Angelis e presente anche nel film di Stefano Sollima, 'Adagio', si toglie molti sassolini dalle scarpe:
''Io sono un po' stanco di essere additato con un cliché dell'italiano fatto in un certo modo.
Per me un attore è libero di pensare di essere una giraffa belga. Quello è il nostro mestiere, noi esistiamo per essere quello che non siamo. Ma se le regole comuni sono queste, allora a queste regole dobbiamo partecipare anche noi.
Soprattutto perché chi viene qui ha un risparmio del 45% di tasse''.
Sono in molti a sostenere la 'battaglia' di Favino, uno dei primi è il regista Pupi Avati:
"La polemica di Favino io la condivido. Ha pienamente ragione. Visto che capita spesso che gli americani facciano film sugli italiani, ha perfettamente un suo senso che siano interpretati da italiani.
Ferrari, un modenese, che viene dal Nebraska, fa un po' ridere.
Quando ho girato il film su Dante Alighieri, noi siamo stati sedotti dall'idea di farlo interpretare ad Al Pacino.
Ma per quanto lui sia un italo americano, poi ci siamo ricreduti.
E grazie a Dio abbiamo scelto Sergio Castellitto e Alessandro Sperduti, quindi attori italiani. Il film ha avuto un grande successo e questo conferma che con attori italiani il film ha una credibilità assoluta maggiore".
Anche Gabriele Salvatores si schiera con Favino:
"Il tema posto da Pierfrancesco Favino, che è un mio caro amico, è una questione molto complessa, su cui bisognerebbe riflettere in maniera più approfondita e comunque il fatto che oggi ne stiamo discutendo dimostra l'importanza del tema".
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