Tu sei qui: Economia e TurismoPositano, Costiera Amalfitana, strega così i super ricchi
Inserito da (admin), sabato 6 agosto 2016 18:04:22
Con un articolo a firma dell'inviato de Il Sole 24 Ore, Mariano Maugeri, sono stati resi noti gli andamenti dei flussi turistici 2015 della splendida cittadina della Costa d'Amalfi: Positano.
'Siamo fifty-fifty con il padreterno: lui ci ha messo la bellezza, noi l’abilità' con queste parole Salvatore Rispoli (conosciuto a Positano come Sasà) , proprietario di uno degli alberghi più belli a ridosso della spiaggia di Positano, La Buca di Bacco, ha sintetizzato la formula matematica che ripartisce i meriti in parti uguali tra gli imprenditori di questo piccolo comune del Sud e la natura.
Certo è difficile rimanere indifferenti a Positano, l'aria di calma e tranquillità che si respira in questo angolo della Costiera è surreale ed avvicina molto, anche durante le ore più calde ed affollate del giorno, la mente con lo spirito.
Il segreto di Positano (ma anche di altri piccoli borghi della Costiera Amalfitana) è racchiuso in un semplice aggettivo: inaccessibile. Come facilmente intuì il generale Clark, braccio destro di Eisenhower, istituendo, durante la seconda guerra mondiale, proprio a Positano, un rest camp (campo dove riposare). Per il generale, Positano come Capri, era semplicissima da controllare visto che la strada di accesso, allora come oggi, è una sola.
Certo in questi 70 anni tante cose sono cambiate e gli alberghi, famosi in tutto il mondo per il loro charme, si sono trasformati in veri e propri tempi del lusso senza stravolgere le caratteristiche di ospitalità che hanno reso famoso questo territorio in tutto il mondo.
Esempi di questa grande trasformazione e della lungimiranza degli imprenditori che li gestiscono sono gli hotel di lusso come l'Albergo Le Sirenuse, Il San Pietro di Positano ed il Covo dei Saraceni, solo per citare quelli più importanti, facendo un torto a tutte le strutture di qualità, veramente incredibili per numero in un solo comune, che partendo da piccoli bed & breakfast arrivando agli alberghi 4 stelle esprimono la vera grande eccellenza di questo territorio.
'Gli stranieri sono l’80% del totale. Nessun’altra località meridionale può vantare il numero di australiani che scelgono Positano' , ad affermarlo il Sindaco Michele De Lucia. Ed accanto alle 35 strutture alberghiere sono stati creati una moltitudine di Bed and Breakfast e di Case Vacanze per non parlare delle Ville esclusive. 'Quest’anno supereremo del 5% i già straordinari successi del 2015', afferma, prudentemente, il vicesindaco con delega al Turismo Francesco Fusco. Più realistico e senza mezzi termini, Lorenzo Cinque, proprietario dell’hotel Casa Albertina: 'Da maggio a ottobre si lavora senza sosta'.
Guardando dalla Costa d'Amalfi il futuro del turismo campano è roseo e le best practice andrebbero esportate nel resto del meridione, ricco di location meritevoli di investimenti pubblici e privati.
Certo il Dio, citato da Salvatore Rispoli, fa i conti quotidianamente con quella parte di imprenditori poco rispettosa della natura e che nel tempo hanno stravolto il panorama che alcuni comuni della costiera offrivano ai loro ospiti. Gli amministratori pubblici non si sono distinti per solerzia ed abnegazione sulla gestione delle acque reflue (la gestione dei depuratori è al vaglio della magistratura). L'abusivismo è da sempre una piaga, se un metro quadro a Maiori può valere anche 10'000 euro a Positano questa cifra raddoppia raggiungendo e superando anche i 20'000 euro. L'offerta culturale, pur di livello internazionale, soffre i malumori e le 'liti tra comari' (come le ha definite Mariano Maugeri) dei personaggi politici locali sempre in cerca di visibilità eppure il mondo continua a rimanere affascinato da Positano come dal resto della Costa d'Amalfi.
La Costiera Amalfitana dovrebbe essere un solo comprensorio (magari un solo comune) ed anche così resterebbe un territorio con poco più di 35'000 anime, una comunità cosi piccola in cui è difficile trovare un punto di sintesi.
Nel 1953, l'allora Sindaco, il marchese Aldo Sersale, proprietario de 'Le Sirenuse', lo teorizzò allo scrittore e giornalista John Steinbeck (premio Nobel nel 1962): 'Qui siamo più o meno tutti parenti. Se succede qualcosa, non è molto diverso da una lite in famiglia'. Un modo gentile e delicato per descrivere la filosofia che i panni sporchi è meglio non farli lavare fuori.
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