CronacaOmicidio Saman, Pakistan concede estradizione in Italia per il padre

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Omicidio Saman, Pakistan concede estradizione in Italia per il padre

Il via libera da parte del governo pakistano è arrivato, ma il giudice prende ancora tempo. Saman, la giovane di Novellara (nella Bassa reggiana) uccisa fra il 30 aprile e il 1°maggio 2021 poi sepolta in una buca sotto due metri di terra

Inserito da (Redazione Nazionale), martedì 29 agosto 2023 21:43:29

Forse ci siamo per l'estradizione del padre di Saman dal Pakistan in Italia: il governo di Islamabad ha dato il via libera ma il giudice prende ancora tempo.

Saman Abbas, la giovane di Novellara (nella Bassa reggiana) uccisa fra il 30 aprile e il 1°maggio 2021 poi sepolta in una buca sotto due metri di terra.

Il suo corpo è stato ritrovato in un rudere lo scorso novembre, su indicazione dello zio.

Stando alle ricostruzioni dell'accusa la 18enne pakistana sarebbe stata ammazzata da cinque suoi familiari perché si era ribellata a un matrimonio forzato con un cugino in patria e per il suo modo di vivere troppo "ribelle".

Alla sbarra, nel processo che si sta tenendo davanti alla corte d'Assise di Reggio Emilia (a fine ottobre è attesa la sentenza) ci sono i due genitori (il padre Shabbar detenuto in Pakistan e la madre Nazia ancora latitante), lo zio Danish Hasnain e i cugini Ikram Ijaz e Nomanhulaq Nomanhulaq (tutti e tre arrestati nella fuga dopo il delitto tra Francia e Spagna, ora detenuti al carcere di Reggio Emilia).

Il 4 luglio scorso era arrivato il via libera (dopo innumerevoli rinvii) da parte della magistratura. Ma mancava ancora all'appello l'ok del governo, non essendoci accordi bilaterali in materia fra Italia e Pakistan.

Via libera che è arrivato nei giorni scorsi, quando il ministro dell'Interno pakistano ha concesso l'estradizione. Un funzionario del ministero pakistano ha confermato che Shabbar sarà "portato in Italia con un aereo charter".

Il ministero dell'Interno ha quindi delineato i dettagli del caso al governo, che ha approvato la richiesta di estradizione.

Dopo la decisione, lo stesso ministero ha emesso un'ordinanza in cui si imponeva al carcere di Rawalpindi di trasferire la custodia di Shabbar Abbas all'Agenzia investigativa federale (Fia), che avrebbe poi facilitato la sua consegna al governo italiano.

Nel tentativo di fermare l'estradizione, Akhtar Mehmood, rappresentante legale di Shabbar Abbas in Pakistan, ha però presentato una petizione all'Alta corte di Islamabad (Ihc).

Da qui l'ulteriore stop, nella speranza sia temporaneo.

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