CronacaFemminicidio a Roma, i ristoratori: "Abbiamo provato a proteggere l'avvocatessa"

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Femminicidio a Roma, i ristoratori: "Abbiamo provato a proteggere l'avvocatessa"

Martina Scialdone è stata vittima di un agguato a colpi di pistola davanti ad un ristorante capitolino che era stato accusato di non aver protetto la vittima, ma gli esercenti respingono le accuse

Inserito da (Redazione Nazionale), domenica 15 gennaio 2023 15:24:03

Martina Scialdone la donna di 35 anni vittima di un agguato a colpi di pistola da parte dell'ex fidanzato di 61 anni sarebbe stata aiutata dal personale del ristorante e non, come era trapelato in un primo momento, mandata via dal locale dove voleva rifugiarsi dall'uomo.

Pronta la replica alle accuse da parte dei ristoratori:

"Martina non è mai stata cacciata via dal bagno del nostro locale, è uscita da sola e tutti eravamo ormai convinti che l'uomo si fosse dileguato perché ormai aveva abbandonato il ristorante. Anzi, noi abbiamo tentato di proteggerla. Poi anche lei è andata via: la povera ragazza è stata uccisa a un centinaio di metri dal nostro locale, solo dopo essere stata colpita è tornata indietro ferita e noi ci siamo immediatamente attivati per soccorrerla".

Queste le dichiarazioni riferite da alcuni ragazzi che lavorano nel locale Brado a Roma, nei pressi del quale venerdì scorso Martina Scialdone è stata uccisa dal suo ex.

E' intervenuto poi sulla vicenda anche il titolare del locale davanti al quale si è consumato il femminicidio:

"Ci teniamo a ringraziare i nostri clienti che hanno collaborato per calmare la situazione e che hanno potuto appurare che abbiamo fatto tutto il possibile allertando le autorità sin dal primo momento. Ringraziamo inoltre in modo particolare una nostra cliente che avendo competenze mediche ha tentato immediatamente di rianimare e dare soccorso alla ragazza".

Così su Facebook i gestori del ristorante in viale Amelia, in zona Tuscolano, a Roma, dove si trovava Martina Scialdone, avvocato di 35 anni, uccisa a colpi di pistola dal suo ex compagno.

"In merito alle informazioni false e diffamatorie che stanno girando sul web, ci teniamo a sottolineare che non fanno altro che aggiungere dolore a questa triste storia e che sono il frutto di una ricostruzione dei fatti rilasciata da chi non era neanche presente all'interno del locale durante l'accaduto - aggiungono -. Facciamo presente altresì che ci siamo resi totalmente disponibili a collaborare con le forze dell'ordine che stanno ancora svolgendo le necessarie indagini in merito all'accaduto".

 

Fonte: Pagina Facebook Roberto Gualtieri e Commons Wikimedia

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