CronacaCospito: "Pronto a morire per far conoscere al mondo cos'è veramente il 41 bis"

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Cospito: "Pronto a morire per far conoscere al mondo cos'è veramente il 41 bis"

Così in una lettera resa nota dall'avvocato dell'anarchico detenuto e che prosegue con lo sciopero della fame giunto al 133° giorno. Intanto domani a Milano è in programma un presidio degli anarchici sotto la sede di Fratelli d'Italia. Sui profili social di 'Galipettes' è comparso un invito alla mobilitazione

Inserito da (Redazione Nazionale), mercoledì 1 marzo 2023 20:47:09

Il caso Cospito continua a tenere banco in un braccio di ferro tra lo stesso Cospito e il governo italiano che tiene la barra dritta, dopo la conferma della detenzione al 41 bis arriva il ricorso alla Cedu.

"Oggi sono pronto a morire per fare conoscere al mondo cos'è veramente il 41 bis".

È quanto scrive l'anarchico in sciopero della fame da oltre 133 giorni, in una lettera che ha superato la censura e resa nota oggi dal difensore, Flavio Rossi Albertini, nel corso di una conferenza stampa al Senato in cui ha annunciato il ricorso alla Corte europea dei diritti dell'uomo.
Una missiva scritta in carcere, prima del trasferimento dal penitenziario di Sassari a quello di Opera. "Il più grande insulto per un anarchico - scrive il 55enne nei confronti del quale è stato disposto il carcere duro per quattro anni - è quello di essere accusato di dare o ricevere ordini. Quando ero al regime di alta sorveglianza avevo comunque la censura e non ho mai spedito pizzini ma articoli per riviste anarchiche, mi era permesso di leggere quello che volevo, di evolvere. Settecentocinquanta persone lo subiscono senza fiatare".

Intanto domani a Milano è in programma un presidio degli anarchici sotto la sede di Fratelli d'Italia. Sui profili social di 'Galipettes' è comparso un invito alla mobilitazione.

"Restiamo al fianco di Alfredo, fino all'ultimo respiro" si legge nel post dove al governo si imputa "non soltanto la condanna a morte del compagno, ma anche di tutte quelle morti che 'ordinariamente' avvengono all'interno delle carceri italiane, delle centinaia di morti che lo Stato assassina quotidianamente sul posto di lavoro, nelle guerre imperialiste finanziate e appoggiate anche dall'Italia, delle morti sui confini e nel mar Mediterraneo"

 

Fonte foto: Foto diIchigo121212daPixabay e Foto dijraffindaPixabay

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