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Città del Vaticano, magistratura riapre caso Emanuela Orlandi

A quasi quarant'anni dalla scomparsa la magistratura vaticana riaprono le indagini. Pietro Orlandi: "Si arrivi finalmente a soluzione del caso"

Inserito da (Redazione Nazionale), lunedì 9 gennaio 2023 19:25:56

di Norman di Lieto

Alla fine - dopo quarant'anni - il caso di Emanuela Orlandi verrà riaperto: l'ha deciso la magistratura vaticana dopo che la vicenda che ha scosso la Santa Sede e le sue massime istituzioni, in un percorso giudiziario e investigativo che ha sfiorato ipotesi inquietanti di ogni tipo, ancora non sembra aver trovato una soluzione.

La riapertura del caso trova commenti positivi da parte del legale della famiglia Orlandi, Laura Sgrò:

"Siamo contenti dei nuovi accertamenti dell'autorità vaticana. Abbiamo presentato due denunce, la prima nel 2018 e la seconda nel 2019. Non so su quale base abbiano aperto, lo abbiamo appreso dagli organi di stampa. Siamo curiosi di saperne di più anche noi. Reputo che la famiglia Orlandi sarebbe dovuta essere avvisata un po' prima".

Un caso quello legato alla scomparsa di Emanuela Orlandi che aveva visto anche diverse trasmissioni giornalistiche televisive provare a far luce su di un mistero lungo, ormai, quarant'anni.

Emanuela Orlandi scomparve a Roma il 22 giugno del 1983, quando la ragazza aveva solamente 15 anni.
Emanuela era figlia di un dipendente vaticano, e quel giorno scomparve letteralmente nel nulla.
Le nuove indagini su Emanuela potrebbero arrivare a uno squarcio di luce anche sulla vicenda della coetanea Mirella Gregori, scomparsa anche lei nello stesso anno.
Intanto anche il fratello di Emanuela, ha rilasciato una dichiarazione a Rai News:

"Leggo in modo molto positivo la notizia che il Vaticano abbia deciso di indagare sulla scomparsa di mia sorella. Voglio andarci con i piedi di piombo ma il fatto che l'autorità vaticana abbia aperto un'indagine per me è una bella notizia".

Pietro Orlandi ha poi proseguito:

"Non vedo l'ora di essere convocato dai magistrati assieme al legale della famiglia. Confido in una collaborazione tra lo Stato italiano e il Vaticano affinché si arrivi finalmente alla soluzione del caso. La verità c'è, sta da qualche parte e molte persone in Vaticano la conoscono. Ne sono convinto. Ci sono situazioni che volutamente non sono mai state approfondite".

 

Fonte foto: Foto diTamásdaPixabay e Pagina Facebook Blog Pietro Orlandi

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