AttualitàTassa sugli extraprofitti alle Banche, Salvini: "Scelta premiata da imprese e mercati"

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Tassa sugli extraprofitti alle Banche, Salvini: "Scelta premiata da imprese e mercati"

Dopo la decisione del governo di tassare gli extraprofitti delle Banche alle riapertura dei mercati segnali positivi. Negativi, invece, quelli relativi alla corsa dei tassi sui mutui alle famiglie

Inserito da (Redazione Nazionale), mercoledì 9 agosto 2023 19:43:01

Se ne parlava da molto di tassare gli extraprofitti delle Banche e così ieri l'Esecutivo quasi con una mossa a sorpresa ha deciso di dare la notizia con Matteo Salvini - nonostante la (strana) assenza di Giancarlo Giorgetti alla presentazione delle misure varate dal Governo.

Comunque, notizia data, ieri sera - volutamente - a mercati chiusi per non 'spaventare' i mercati, mercati che oggi invece hanno accolto 'positivamente' la scelta del governo e a sottolinearlo è proprio Matteo Salvini che, con un post su Facebook, scrive:

"Borsa che sale e Spread che scende. Dopo qualche polemica inutile, la scelta di destinare a lavoratori e famiglie una piccola parte dei guadagni miliardari delle banche viene premiata non solo dalla stragrande maggioranza dei cittadini, ma anche da imprese e mercati".

Di contro, però secondo Bankitalia non accenna a fermarsi la corsa dei tassi sui mutui alle famiglie: con il trend di calo dei prestiti che non si arresta.

Questa la fotografia che arriva dalla Banca d'Italia e che allarma i consumatori, che calcolano pesanti ricadute in arrivo per le famiglie.

Anche a giugno, secondo i dati contenuti nel dossier 'Banche e moneta' di via Nazionale, i tassi di interesse sui prestiti erogati alle famiglie per l'acquisto di abitazioni comprensivi delle spese accessorie (il cosiddetto Taeg, tasso annuale effettivo globale) si sono collocati al 4,65%.

A maggio erano già aumentati al 4,58%. Ma è da almeno un anno che la curva segna una crescita quasi inarrestabile (con un calo solo a dicembre 2022), con un tasso ormai raddoppiato rispetto al livello di giugno 2022 (quando il Taeg era al 2,37%).

Segna invece un calo il Taeg sulle nuove erogazioni di credito al consumo, che si è collocato al 9,03% (10,43 nel mese precedente) per effetto delle rinegoziazioni.

In aumento anche i tassi sui nuovi prestiti alle società non finanziarie (pari al 5,04% dal 4,81 del mese precedente).

Con un simile livello dei tassi, non stupisce il trend di calo della domanda di prestiti.

Che trova conferma negli ultimi dati: anche a giugno i prestiti al settore privato sono diminuiti dell'1,7% sui dodici mesi (a maggio il calo era stato dell'1,1%). In particolare, mentre segnano un lieve aumento quelli alle famiglie (+0,2% contro il +0,8% del mese precedente), quelli alle società non finanziarie diminuiscono del 3,2% (-2,8 nel mese precedente). In flessione anche i depositi del settore privato (-4,3%, come a maggio), mentre la raccolta obbligazionaria segna un balzo del 16,1% (13,2 in maggio).

Numeri destinati a tradursi in una vera e propria stangata per le famiglie, avvertono le associazioni dei consumatori.

 

Fonte foto: Foto diWolfgang ClaussendaPixabay e Foto diWolfgang ClaussendaPixabay

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