Tu sei qui: TecnologiaUna riflessione sulla qualità della vita al sud
Inserito da (admin), sabato 17 dicembre 2016 22:52:51
Non di rado troviamo post su Facebook decisamente migliori di qualsiasi articolo giornalistico. Questo in particolare lo posizioneremmo tra quelli di indagine e denuncia: "Frequento, mio malgrado, gli ospedali di Pagani e Nocera Inferiore. Qualche anno fa, dopo il rinnovo della struttura, nel reparto di ematologia di Pagani l'accesso alle prestazioni era reso agevole dalla possibilità di prenotare analisi e visita su uno schermo digitale, il numero della prenotazione appariva poi su un display e l'ingresso dei pazienti avveniva, senza problemi, secondo l'ordine delle prenotazioni. Tempo... pochi mesi e il sistema, efficiente, ha cessato di funzionare, costringendo gli interessati ad avvicendarsi alla bell'e meglio magari con la solita domanda "chi è l'ultimo?". Da informazioni che ho raccolto pare che lo stop al sistema sia derivato da mancanza fondi per la manutenzione. A Nocera Inferiore, invece, è diventato difficile pagare il ticket. A parte il fatto che non funzionato, pur presenti, le macchinette per il pagamento automatico, l'accesso agli sportelli, unificati per prenotazioni e pagamento, è regolato da numeratori spesso fuori uso e il tutto è lasciato al senso civico degli interessati, che possono usufruire del servizio fino all'ora prevista "sempre che la linea non venga interrotta prima" , come riferitomi da un operatore. Minuzie, penserete, piccolezze, quisquilie, bazzecole, pinzillacchere (direbbe Totò) e invece situazioni del genere ci sottraggono tempo e ci impediscono di pensare a cose più importanti. Indovinare, per esempio a che ora (e se) arriverà il bus Sita che da troppo tempo aspettiamo esposti (come il bambinello) al freddo e al gelo oppure al vento o alla pioggia ovvero al solleone. In altre realtà, anche di questo mondo, alle fermate di bus e tram appositi cartelloni digitali informano i viaggiatori delle vicende del mezzo di trasporto che attendono. La stessa incertezza regna, una volta saliti a bordo, soprattutto per stranieri e forestieri, circa l'individuazione del luogo in cui il nostro pullman effettua la fermata. Mancando qualsiasi indicazione ottica o vocale i poveri passeggeri ignari interrogano ansiosamente i vicini: Cetara? Maiori?, Amalfi? Poco male: il viaggio diventa così più misterioso e affascinante, "molto pittoresco" per dirla con Enrico Montesano. Eppure siamo in Costiera Amalfitana, patrimonio Unesco e famosa nel mondo! Ma siamo anche nel Meridione d'Italia: "simmo ro' sud", non a caso l'inizio della parola sudditi.
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