Tu sei qui: TecnologiaLa sfida delle mamme impazza sui social, pericolo per le foto dei nostri piccoli
Inserito da (admin), lunedì 22 febbraio 2016 08:20:30
"La sfida delle mamme!!!!!! Sono stata nominata per mettere 3 foto che mi mostrano felice di essere mamma. Nomino a mia volta 10 mamme che trovo fantastiche e anche loro devono mettere 3 foto. Copia e incolla il testo e nomina anche tu 10 super mamme!" Con questo breve post si è creata una delle catene più virali viste fin qui negli ultimi anni su uno dei più importanti social network: Facebook. Inevitabilmente, quando un fenomeno ha una simile portata mediatica, si attivano infinite discussioni su chi non vede nulla di male dietro il postare foto dei propri figli sui social e chi invece lo ritiene pericoloso sia per la privacy sia per la sicurezza degli stessi bimbi. Non vogliamo creare allarmismo ma se proprio non si riesce a rinunciare alla tentazione di postare le foto dei propri figli su Facebook che lo si faccia con criterio. Facebook infatti consente, per ogni singolo post, di modificare le impostazioni della privacy consentendo di limitare il pubblico che sarà in grado di visualizzare le informazioni inviate, foto comprese. Basterà quindi limitare la visualizzazione delle foto agli amici più stretti per limitare al minimo la possibilità che le immagini arrivino sulle bacheche "sbagliate". Il messaggio della Polizia di Stato, dalla pagina Una Vita da social, non lascia invece dubbi sul da farsi ed invita i genitori e soprattutto le mamme a tornare in se. Di seguito il testo integrale: "Da alcuni giorni circola questo messaggio tra le mamme, diffuso con il sistema delle Catene di Sant'Antonio: "La sfida delle mamme. Sono stata nominata da @@@@@@ per postare 3 foto che mi rendano felice di essere mamma. Scelgo alcune donne che ritengo siano grandi madri. Se sei una madre che ho scelto copia questo testo inserisci le tue foto e scegli le grandi madri. Mamme. Tornate in voi. Se i vostri figli sono la cosa più cara al mondo, non divulgate le loro foto in Internet. O quantomeno, abbiate un minimo di rispetto per il loro diritto di scegliere, quando saranno maggiorenni, quale parte della propria vita privata condividere. Se questo non vi basta, considerate che oltre la metà delle foto contenute nei siti pedopornografici provengono dalle foto condivise da voi"
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