Tu sei qui: TecnologiaIntelligenza artificiale, Bruxelles detta le regole
Inserito da (Redazione Nazionale), domenica 10 dicembre 2023 16:07:40
Abbiamo visto come l'AI stia già impattando su alcune tipologie di lavoro e proprio perché l'arrivo di questa tecnologia è giunta quasi come uno tsunami, Bruxelles è stata la prima a pensare di agire per 'metterle dei paletti'. Delle regole, insomma.
Dopo oltre 36 ore di negoziati, l'Europa entra nella storia stilando una serie di norme, che regola lo sviluppo e l'uso dei sistemi di intelligenza artificiale.
Non era facile provare a disegnare un quadro giuridico per l'AI, primi al mondo, per tutelare i diritti fondamentali delle persone senza svilire o in qualche modo, ostacolare l'innovazione.
La presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen, ha dichiarato:
"La normativa darà un contributo sostanziale allo sviluppo di regole e principi globali per un'IA incentrata sull'uomo".
Bruxelles spera di fare da apripista a livello globale, visto che è proprio l'istituzione europea a muoversi per prima nel campo delle regole da applicare all'AI.
Anche dal governo italiano arriva il plauso per questa normativa, con il ministro delle Imprese Adolfo Urso e del sottosegretario alla presidenza del Consiglio con delega all'Innovazione, Alessio Butti che lo definiscono:
"Un passo significativo per lo sviluppo dell'AI" visto che proprio l'Intelligenza Artificiale sarà proprio uno dei temi del G7 a presidenza italiana.
Grazie a Bruxelles si arriva al divieto dei sistemi di identificazione biometrica in tempo reale e a distanza, come il riconoscimento facciale, il cui uso sarà ora limitato a casi specifici.
L'associazione europea per i consumatori (Beuc) valuta però in maniera insoddisfacente l'intesa raggiunta dalle istituzioni dell'Ue sulla legge europea in materia di intelligenza artificiale considerando "l'ampiezza dei rischi da cui i consumatori saranno impropriamente protetti in futuro".
Tra gli aspetti positivi della normativa, evidenziati dalla Beuc, figurano il divieto del social scoring e la "possibilità di presentare un reclamo a un'autorità pubblica contro un sistema di AI o di chiedere un risarcimento collettivo se un sistema di IA causa un danno di massa".
Secondo la vicedirettrice generale della Beuc, Ursula Pachl:
"I consumatori sono giustamente preoccupati per il potere e la portata dell'intelligenza artificiale e per il modo in cui può portare a manipolazioni e discriminazioni, mentre la legge sull'intelligenza artificiale non affronta sufficientemente queste preoccupazioni.
Troppe questioni non sono state regolamentate e si è fatto eccessivo affidamento sulla buona volontà delle aziende di autoregolamentarsi".
NdL
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