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Tu sei qui: Storia e StorieQuando i soldati americani si fermarono al passaggio della Madonna con il Cristo morto, avvenne a Somma Vesuviana nel 1944.

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Storia e Storie

Quando i soldati americani si fermarono al passaggio della Madonna con il Cristo morto, avvenne a Somma Vesuviana nel 1944.

Inserito da (admin), martedì 7 aprile 2020 11:30:00

Di Sarno: "A Somma Vesuviana Venerdì una virtuale Processione. Alle 19 e 15, orario in cui usciva la Madonna con piu’ di 2000 confratelli, la città potrà vedere in diretta social tutti i componenti della Banda Musicale, suonare il "Dolores" dai propri balconi. I cittadini potranno accendere un lumino ai balconi in particolare sulle terrazze lungo le vie del percorso storico".

Masulli: "Nel 1944 i soldati americani si fermarono al passaggio della Madonna. Accadde a Somma Vesuviana. Ma non vedremo gli squilli di tromba a Procida, A Sorrento mancheranno le due processioni del Venerdì Santo: la processione dell’Addolorata della Venerabile Arciconfraternita di Santa Monica e quella del Cristo Morto dell’ Arciconfraternita della Morte. A Sessa Aurunca, nel casertano, non sfileranno gli uomini incappucciati di nero dell’Arciconfraternita del SS. Crocifisso. Il misterioso e affascinante miserere a tre voci resterà per quest’ anno inascoltato".

In Costiera Amalfitana Santa Trofimena Tv proporrà per tutto il giorno le immagini storiche dei riti religiosi della Costiera.

"A Somma Vesuviana tutti invitati a partecipare dalle proprie case alla processione del Venerdì Santo. Sarà una processione virtuale, infatti la Madonna non uscirà. Ma alle ore 19 e 15 in punto, in diretta sui social sarà possibile vedere i 30 componenti della Banda "Antonio Seraponte" che ogni anno sono stati al seguito del Cristo Morto, suonare il "Dolores" dai rispettivi balconi. Tutti i cittadini potranno accendere un lumino in particolare lungo le strade che rappresentavano il percorso storico della Processione. In serata funzione religiosa a porte chiuse alla Collegiata, dalla quale la Madonna usciva, con diretta social". Lo ha annunciato Salvatore Di Sarno, sindaco di Somma Vesuviana.

"L’emergenza coronavirus ha cancellato, con un colpo di spugna, tradizioni millenarie legate alla Pasqua. A Somma Vesuviana, nel napoletano, il rito del Venerdì Santo, oltre ad essere una testimonianza di fede che trae origine dall’antica religiosità del paese, ha rappresentato da sempre per il popolo un appuntamento fisso e ben inserito nel contesto socio-culturale del paese. Qui spetta all’Arciconfraternita del Pio Laical Monte della Morte e Pietà, comunemente detta dei Nobili, l’organizzazione. Una processione mai interrotta nei secoli – ha dichiarato Alessandro Masulli, Direttore dell’Archivio Storico di Somma Vesuviana - nemmeno nel 1944, dopo la spietata ritirata tedesca. La tradizione orale ci attesta, che quell’anno, gli alleati americani assistettero al corteo dall’alto, posizionati sulle tettoie dei loro automezzi militari". Masulli è scrittore, storico delle tradizioni religiose oltre ad essere Maestro di Musica.

A Procida mancheranno gli squilli di tromba.

"A Procida, invece mancheranno gli squilli di tromba e la risposta di tre colpi di tamburo. La processione dei Misteri rimaneva, anch’essa, una tradizione antichissima, risalente alla fine del XVII secolo. Era la Confraternita dell’Immacolata, detta dei Turchini, con le loro mantelline azzurre, ad organizzare questa suggestiva manifestazione. Ma, soprattutto, ci mancheranno le bande musicali - ha proseguito Masulli - con le loro emozionanti e spettacolari marce funebri. La musica ha sempre svolto un ruolo di grande rilevanza per la sua capacità di suggestione e coinvolgimento dei partecipanti. Ci mancherà al suo passaggio la Madonna Addolorata, vestita a lutto, contrita e col suo sguardo materno rivolto al cielo. Mancheranno il silenzio e le preoccupazioni del popolo".

In Costiera Amalfitana tutti lumini saranno accesi a terrazze e balconi mentre su Santa Trofimena Tv sarà possibile vedere per tutto il giorno le tradizionali processioni della Costiera Amalfitana

Nel video proposto le immagini del passato in Costiera Amalfitana.

In Penisola Sorrentina a Meta il Venerdì Santo era caratterizzato da 4 processioni.

"Il Comune di Meta di Sorrento, ad esempio, perderà il suo solito Venerdì Santo sempre caratterizzato da ben quattro processioni.

Impegnate, infatti, nell’organizzazione sono sempre state due arciconfraternite nate tra la fine del XVI secolo – ha continuato Masulli - e i primi decenni del XVII: l’Arciconfraternita del SS. Immacolata e l’Arciconfraternita del SS. Crocifisso e Pio Monte dei Morti. A Sorrento mancheranno le due processioni del Venerdì Santo: la processione dell’Addolorata della Venerabile Arciconfraternita di Santa Monica e quella del Cristo Morto dell’ Arciconfraternita della Morte".

A Sessa Aurunca nel casertano. Il miserere a tre voci inascoltato. Eventi millenari mai interrotti nel tempo. Accadrà per la prima volta.

"A Sessa Aurunca non si accendevano i fuochi durante la processione. Non sfileranno gli uomini incappucciati di nero dell’Arciconfraternita del SS. Crocifisso. Il misterioso e affascinante miserere a tre voci resterà per quest’ anno inascoltato. Ci sfuggirà l’impiego delle croci, dei sudari, delle corone e delle troccole.

Le processioni hanno sempre esaltato la profonda fede del credente – ha concluso Masulli - oltre ad attestare e manifestare il legame che unisce l’uomo alla divinità. Le più importanti processioni per la Chiesa cattolica rimangono quelle delle Rogazioni, del Venerdì Santo e del Corpus Domini. La processione del Venerdì Santo aveva lo scopo di far accertare ai fedeli il dolore della chiesa per la morte di Cristo.

La cerimonia di penitenza nelle strade della città si ripeteva nelle chiese con letture bibliche e antiche preghiere, poiché in questo giorno aliturgico non vi era azione sacrificale e, dopo l’Adorazione della Croce, i fedeli ricevevano la Comunione con le ostie consacrate il Giovedì Santo.

Nel XVII secolo, in particolar modo, le confraternite laicali si prodigarono tantissimo per alleviare la sofferenza dei più poveri, attraverso le più svariate azioni filantropiche, in riferimento, soprattutto, all’attuazione delle sette opere di misericordia corporale.

Molte congreghe, oltretutto, conservavano, tra le loro pratiche devozionali, la rievocazione dei Dolori di Maria nel giorno del Venerdì Santo, che si celebrava nell’oratorio di appartenenza. Il tutto si concludeva con una solenne processione della statua lignea Addolorata con il corpo deposto di Gesù morto. Era un genere questo di dramma sacro, molto propagandato dall’Ordine dei Gesuiti nel secolo XVII in tutto il Regno di Napoli. Quest’ anno, purtroppo, non ci saranno statue di Madonne, ne Sepolcri addobbati. Tutto annullato. Quel che resterà nei prossimi giorni saranno celebrazioni a porte chiuse. L’emergenza coronavirus ha cancellato, con un colpo di spugna, tradizioni millenarie legate alla Pasqua".

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