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Finale Champions, Manchester City batte l'Inter 1-0. Inzaghi: "Orgoglioso dei ragazzi"

I citizens vincono con un gol di Rodri mentre l'Inter colpisce una traversa con Di Marco e rimpiange gli errori sotto porta di Lautaro e Lukaku

Inserito da (Redazione Nazionale), domenica 11 giugno 2023 00:37:54

di Norman di Lieto

Il ruolo di underdog non si addice all'Inter: contro il Manchester City che aveva annientato in semifinale il Real Madrid, la partita resta in bilico fino al novantesimo e per i nerazzurri resta il rammarico di una sconfitta che lascia l'amaro in bocca.

La partita resta in equilibrio e a romperlo per regalare al club inglese la sua prima coppa sono il gol di Rodri e gli errori dei nerazzurri uniti alla sfortuna, che valgono una sconfitta dal sapore davvero amaro.

Ad Istanbul, dopo la Roma a Budapest e la Fiorentina a Praga, tocca all'Inter, perdere la finale della coppa più ambita.

Pep Guardiola ha lasciato un messaggio per Simone Inzaghi: "Deve pensare che ci sono passato anche io e che resta l'allenatore della seconda squadra più forte d'Europa".

È lo stesso Inzaghi a fare i complimenti ai suoi ragazzi e a parlare di orgoglio per quanto fatto, così come il presidente Steven Zhang che parla di punto di ripartenza.

Tornando alla partita, match tattico e nervoso con alcuni giocatori che hanno 'sentito' più di altri la partita come Lautaro e il turco Çalhanoğlu che più di tutti non è riuscito a sciogliere la tensione per giocare la finale tanto attesa in casa.

Dalla parte del City, un portiere inizialmente imbarazzante, che si è riscattato alla fine sull'ultima occasione dell'Inter, respingendo col piede e sulla linea di porta un colpo di testa di Lukaku.

Il rimpianto però questa volta resta ancora più vivo, perché le distanze tra un City stellare e la squadra nerazzurra stasera sono state davvero ridottissime. L'Inter non ha solo contenuto l'avversaria, ha avuto addirittura la chance di vincere. Altro che underdog.

Sull'arbitro che faceva giocare molto forse era meglio che l'Uefa lo sostituisse per quel brutto episodio di cui si è reso protagonista in patria: gestione dei cartellini discutibile come molti falli non fischiati e relativi gialli non sanzionati gridano vendetta.

Simone Inzaghi aveva preparato bene la finale: le mosse si sono rivelate azzeccate anche per fermare Haaland, a secco per la quinta partita consecutiva anche grazie ad una partita magistrale di Acerbi, acquistato dalla Lazio nell'ultimo giorno di mercato, voluto fortemente dallo stesso Inzaghi che alla fine ha avuto ragione nel puntare sul centrale difensivo dimostratosi, insieme a Darmian, la vera sorpresa della stagione.

Il pericolo numero 1 born in Norway è stato segnalato solo al 28' con una bella conclusione da posizione defilata, parata da Onana.

Un pò poco per il ventiduenne che ci ha abituato a numeri stratosferici a soli 22 anni.

La partita: Guardiola deve rinunciare a Walker dal 1' e manda in campo Aké.

Inzaghi sceglie Dzeko e Brozovic lasciando in panchina Lukaku e Mkhitaryan.

Il Manchester City trova lo spazio già al 6' per costruire la prima palla gol con Bernardo Silva, ma la sua conclusione si spegne di poco a lato alla destra di Onana.

Un'ingenuità di Ederson rischia di regalare una ghiotta occasione a Lautaro che non accetta il regalo dell'estremo difensore brasiliano.

La prima conclusione dell'Inter è di Brozovic al 20' dopo sponda di Lautaro, ma il pallone termina molto alto. Al 24' Ederson rischia ancora la frittata: il brasiliano sbaglia un passaggio con Barella che prova a sorprendere il portiere dalla lunghissima distanza ma il pallone è larghissimo.

Al 28' si accende Haaland: riceve palla in area e scarica un violento mancino, Onana è bravo a restare in piedi e respingere.

De Bruyne rimedia un problema muscolare alla gamba destra, resiste qualche minuto ma al 35' si arrende e Guardiola è costretto a inserire Foden al suo posto. Al 57' Dzeko non ce la fa più e chiede il cambio, entra Lukaku per ricomporre la LuLa. E al 58' arriva subito una clamorosa occasione per l'Inter: pasticcio Bernardo Silva-Akanji, Lautaro prende palla in area ma al posto di servire Brozovic solo decide di calciare addosso a Ederson.

Qui cambia la partita: al 68' il Manchester City passa con Akanji che verticalizza per Bernardo Silva, cross basso respinto da Acerbi, il pallone arriva a Rodri che di prima insacca alla sinistra di Onana, 1-0 per gli inglesi.

L'Inter reagisce ed ha immediatamente una clamorosa occasione per il pareggio: sponda di Dumfries per Dimarco, colpo di testa che sbatte sulla traversa, proprio Dimarco è il più veloce a tuffarsi sul pallone ma il suo secondo colpo di testa colpisce in pieno Lukaku che gli nega il gol.

Lukaku prova a farsi perdonare, ma la sua conclusione deviata da Ruben Dias viene bloccata da Ederson. Al 75' Inzaghi cambia gli esterni mandando in campo Bellanova e Gosens (fuori Dumfries e Bastoni). Al 77' il City va a un passo dal raddoppio: giocata sontuosa di Foden che si libera ed entra in area, ma calcia debole e rasoterra tra le mani di Onana.

All'88' altra occasione clamorosa per i nerazzurri: cross dalla destra di Brozovic, sponda di Gosens sul secondo palo per Lukaku, colpo di testa a botta sicura ma Ederson salva sulla linea con il ginocchio e Ruben Dias è bravo a evitare l'autorete e mandare il pallone in corner.

La palla non vuole entrare per l'Inter, la coppa è del City.

Per la prima volta nella sua storia.

 

Fonte foto: pagina Facebook Manchester City e pagina Facebook Inter

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