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Via Rasella, La Russa: "I partigiani uccisero una banda musicale e non nazisti delle SS". ANPI: "Parole indegne"

Le parole del presidente del Senato pronunciate durante la registrazione del Podcast di Libero Quotidiano: "Terraverso"

Inserito da (Redazione Nazionale), venerdì 31 marzo 2023 19:36:39

Dopo le polemiche sulle Fosse Ardeatine con le parole della presidente Giorgia Meloni che erano state oggetto di scontro politico, oggi ci ha pensato invece il presidente del Senato, Ignazio La Russa - durante la registrazione del Podcast di Libero Quotidiano: "Terraverso" - a scatenare le polemiche con le sue dichiarazioni sugli avvenimenti di via Rasella:

"Via Rasella è stata una pagina tutt'altro che nobile della resistenza, quelli uccisi furono una banda musicale di semi pensionati e non nazisti delle SS".

Poi sul 25 aprile ha detto:

"Non sarà il primo 25 aprile che celebro, sono andato da Ministro della Difesa a rendere omaggio al monumento dei partigiani, ho portato un mazzo di fiori a tutti i partigiani, anche a quelli rossi che come è noto non volevano un'Italia libera e democratica ma volevano un'Italia comunista. Chi muore per un'idea e per una scelta ideale, non può mai essere oggetto di avversione".

Dopo queste dichiarazioni non si sono fatte attendere le dichiarazioni dell'ANPI - Associazione nazionale partigiani d'Italia:

"Le parole di La Russa sono semplicemente indegne per l'alta carica che ricopre e rappresentano un ennesimo, gravissimo strappo tesa ad assolvere il fascismo e delegittimare la Resistenza".

Lo afferma il presidente nazionale Anpi, Gianfranco Pagliarulo:

"Il terzo battaglione del Polizeiregiment colpito a via Rasella mentre sfilava armato fino ai denti - ricorda Pagliarulo - stava completando l'addestramento per andare poi a combattere gli Alleati e i partigiani, come effettivamente avvenne. Gli altri due battaglioni del Polizeiregiment erano da tempo impegnati in Istria e in Veneto contro i partigiani".

A stretto giro, la precisazione dello stesso La Russa, attraverso una nota, che segue le sue dichiarazioni rilasciate durante la registrazione del Podcast di Libero:

"Confermo parola per parola la mia condanna durissima dell'eccidio delle Fosse Ardeatine che solo pochi giorni fa ho definito "una delle pagine più brutali della nostra storia". Confermo, altresì, che a innescare l'odiosa rappresaglia nazista fu l'uccisione di una banda di altoatesini nazisti e sottolineo che tale azione non è stata da me definita "ingloriosa" bensì "tra le meno gloriose della Resistenza".

 

Fonte foto: pagina Facebook Ignazio La Russa e

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