Tu sei qui: PoliticaSudan, Rebora: "Khartoum è tutta distrutta"
Inserito da (Redazione Nazionale), martedì 25 aprile 2023 17:26:16
Il racconto di chi, come Stefano Rebora, presidente dell'ong Music for Peace racconta di una Khartoum che è:
"Tutta distrutta, l'aeroporto è stato raso al suolo e così Africa Road, la via dei ristoranti. In mezzo alle strade ci sono tank e macchine rovesciate e si vedono i crateri provocati dalle armi pesanti. In alcune aree ci sono cadaveri sparsi ovunque perché, a causa degli scontri, è troppo pericoloso recuperarli e quindi vengono abbandonati sul ciglio della strada".
Rebora lo racconta all'agenzia di stampa AdnKronos: è tra gli italiani evacuati ieri da Khartoum, e ricordare quanto visto nella capitale durante il tragitto dal compound in cui viveva alla residenza dell'ambasciatore Michele Tommasi è da brividi:
"Quel tratto di cinque chilometri che ci separava dalla residenza dell'ambasciatore si è rivelato un incubo. E' stato allucinante.
C'erano scontri a fuoco e per evitarli si cercavano delle strade alternative rischiando così di perdere anche l'orientamento. Ci abbiamo messo oltre due ore".
Rebora era a Khartoum anche con la moglie Valentina e il figlio di 8 anni.
"Si è comportato molto bene, solo in alcuni momenti ha vacillato. Certo ho ecceduto un po' con il giochino sul cellulare, gli ho messo le cuffie e così non sentiva gli spari - conclude - durante il primo tratto del nostro viaggio verso la residenza è rimasto stupito, poi per fortuna si è addormentato e non ha visto alcune parti devastanti".
Intanto secondo l'ONU, in Sudan "dopo 10 giorni di combattimenti, la carenza di cibo, acqua, medicinali e carburante sta diventando estremamente acuta, specialmente a Khartoum e nelle aree circostanti": è l'allarme lanciato dall'ufficio umanitario delle Nazioni Unite (Ocha) in un comunicato.
Si assiste poi a una impennata dei prezzi dei generi di prima necessità, acqua in prima fila, mentre inizia a scarseggiare anche il denaro contante.
Fonte foto: Foto diGidon PicodaPixabay e Foto diJaroslav ŠmaheldaPixabay
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