Tu sei qui: PoliticaSalario minimo, è scontro: bagarre in Aula
Inserito da (Redazione Nazionale), mercoledì 6 dicembre 2023 20:52:58
E alla fine il salario minimo così come lo voleva l'opposizione unita a 9€ lordi all'ora, di fatto, non c'è più.
Dopo aver 'passato la palla' al Cnel che sostanzialmente ha bocciato la proposta, è arrivato oggi il via libera alla delega di 6 mesi al governo, con la bagarre alla Camera
Pd-M5s, non si arrendono dichiarando come la battaglia andrà avanti ma Giorgia Meloni li gela:
"La bagarre alla Camera? -
Un po' sorrido: M5s e Pd ci dicono che il salario minimo è l'unica cosa che va fatta in Italia ma in dieci anni al governo non l'hanno fatta. Penso anche a quei sindacati che vanno in piazza per rivendicare il salario minimo e quando vanno a trattare i contratti collettivi accettano poco più di cinque euro all'ora come accaduto di recente con il contratto della sicurezza privata".
Una chiara frecciata a Landini e Bombardieri, rispettivamente segretari generali di Cgil e Uil da cui si smarca, ancora una volta, il segretario generale della Cisl, Sbarra:
"Il progetto di un salario minimo legale indifferenziato è affondato - dice Luigi Sbarra - battuto in Parlamento a favore di un'impostazione che mette al centro il rafforzamento della contrattazione collettiva. Si apre una pagina nuova".
Ma alla Camera maggioranza ed opposizione si sono scontrati con i deputati dell'opposizione tutti in piedi, qualcuno grida 'Vergogna!' verso i banchi del governo; mentre il vice presidente di turno Fabio Rampelli è costretto a sospendere la seduta.
Tutti i leader di opposizione avevano ritirato le loro firme dalla proposta di legge nata come salario minimo a 9 euro e arrivata in Assemblea col nome di 'Deleghe al governo in materia di retribuzione dei lavoratori e di contrattazione collettiva'.
La segretaria dem, Elly Schlein attacca:
"Oggi è un giorno triste, oggi che accartocciate con una mano la proposta di salario minimo delle opposizioni e con l'altro date un manrovescio a milioni di lavoratori poveri. Andremo avanti con questa battaglia con tutte le opposizioni".
Non è da meno Giuseppe Conte, presidente del Movimento 5 Stelle:
"Il governo "pilatesco" di Giorgia Meloni dice no all'Italia e a 3,6 milioni di cittadini che prendono buste paga vergognose e sono sicuro che anche gli elettori che hanno sostenuto questa maggioranza hanno amici e parenti che hanno difficoltà ad arrivare a fine mese, a pagare il mutuo. Andremo avanti e vinceremo questa battaglia".
Con l'ok alla delega il governo avrà - dopo l'approvazione in Senato - sei mesi di tempo per i decreti attuativi della legge quadro che dovranno avere poi il parere delle commissioni competenti delle Camere.
Tra i principi della delega "garantire a ogni lavoratore e lavoratrice una retribuzione equa e sufficiente": obiettivo da raggiungere attraverso trattamenti economici complessivi minimi dei contratti collettivi nazionali maggiormente applicati".
NdL
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