Tu sei qui: PoliticaMezz'ora in più, battibecco tra ministra Roccella e Lucia Annunziata
Inserito da (Redazione Nazionale), domenica 19 marzo 2023 15:59:23
di Norman di Lieto
Si è subito scusata la giornalista Lucia Annunziata, conduttrice della trasmissione tv: "Mezz'ora in più" in onda su Rai3 e che sul tema delle 'famiglie arcobaleno' che ieri avevano manifestato in più di 10mila a Milano ha avuto un acceso scambio di vedute con la ministra Pari Opportunità e Famiglia, Eugenia Roccella, ospite nel suo studio durante la puntata odierna.
La ministra più volte ha sottolineato come il punto da affrontare, rispetto alle coppie gay, sia quello della maternità surrogata:
"L'utero in affitto è un vero mercato, con tanto di fiere per scegliere pure il dna...".
La conduttrice Lucia Annunziata chiede invece più volte spiegazioni su quanto avvenuto in Senato, con lo stop in Commissione al certificato di filiazione Ue, parlando di approccio ideologico ("voi pensate che ci siano solo madre e padre").
Roccella prosegue:
"Il tempo manterrà queste caratteristiche dell'umanità e dell'umanesimo", parole che vedono inalberarsi la giornalista che controbatte:
"Chi sgarra dall'idea che la famiglia è solo mamma e papà sgarra dall'umanesimo?", chiede all'esponente del governo.
Risponde così la ministra:
"La politica serve a dare una visione per il futuro, è la politica che deve decidere se la maternità è una cosa da mercato, dobbiamo dare delle soluzioni, una visione per il futuro".
Qui l'accesa risposta (ed eccessiva) della giornalista:
"Voi avete la responsabilità di farle quelle leggi, ca...", si lascia sfuggire la conduttrice, che poi più volte si scusa per il termine usato, con la stessa ministra e con i telespettatori.
Sullo stesso tema era intervenuto in mattinata con un post su Twitter anche il leader di Azione Carlo Calenda:
"Il problema della gravidanza per altri non ha a che fare con la natura della coppia. Omosessuale o eterosessuale non cambia nulla. Pur rispettando il desiderio di una coppia che non può di avere figli di diventare genitori, la Gpa non è una strada eticamente accettabile. Lo specchietto per le allodole del solo pagamento delle spese, nasconde regolarmente passaggi di denaro.
E pagare una donna, in condizioni economiche precarie, perché venda la sua maternità è aberrante. Ciò premesso i bambini che si trovano in questa situazione vanno tutelati. Occorre prevedere la possibilità di adottare per le coppie omosessuali. Dunque adozione, tutela dei figli sempre, ma la Gpa deve rimanere un reato. Ed è assurdo doverlo spiegare alla sinistra che tutti i giorni tuona contro lo sfruttamento della donna".
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