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Politica

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Ecuador, campagna elettorale nel sangue: assassinato il candidato anti narcos

Si tratta del giornalista Fernando Villavicencio freddato dopo un comizio con tre colpi di pistola. L'organizzazione criminale 'Los Lobos' ha rivendicato l'assassinio con un video postato su Twitter

Inserito da (Redazione Nazionale), giovedì 10 agosto 2023 18:51:54

di Norman di Lieto

Sangue sulla campagna elettorale in Ecuador: il giornalista e candidato alle elezioni presidenziali, Fernando Villavicencio è stato freddato a colpi di pistola al termine di un comizio elettorale.

A seguito dell'attentato, sono rimaste ferite anche nove persone che si trovavano nel luogo in cui si stava svolgendo la manifestazione, tra cui una candidata al parlamento e due agenti di polizia.

Fernando Villavicencio era candidato per il partito di governo e 'delfino' del presidente uscente, Guillermo Lasso che subito dopo l'attentato sul suo profilo Twitter ha dichiarato:

"Sono indignato e scioccato dall'assassinio del candidato alle presidenziali Fernando Villavicencio.

Gabinetto di sicurezza si riunirà tra pochi minuti. Ho chiesto alla presidente del Comitato nazionale per le elezioni, Diana Atamaint, al procuratore generale dello Stato, Diana Salazar, al presidente della Corte nazionale di Giustizia, Iván Saquicela, e alle altre autorità dello Stato di partecipare a questa riunione con urgenza per affrontare questo evento che ha sconvolto il Paese.

Il crimine organizzato si è spinto troppo in là, ma su di loro si abbatterà tutto il peso della legge".

Subito dopo l'attentato tutti gli altri candidati alle presidenziali hanno respinto con sdegno all'attentato.

La favorita nei sondaggi, Luisa Gonzalez, candidata del partito dell'ex presidente Rafael Correa, ha manifestato la sua "indignazione" affermando che la morte di Villavicencio "è un lutto per tutti".

Allo stesso modo il candidato del movimento indigenista Pachakutik, Yaku Peréz, in corsa per il ballottaggio, ha manifestato il suo cordoglio e ha affermato che "l'Ecuador non merita nessun'altra morte". "È il momento di unirci e recuperare la pace", ha detto.

Il governo uscente del presidente Guillermo Lasso ha cercato fino ad oggi di gestire la grave situazione con un massiccio dispiegamento di militari e con misure straordinarie di ordine pubblico mirate su alcune province, ma senza risultati concreti.

Il presidente uscente dell'Ecuador, Guillermo Lasso, ha dichiarato lo stato di emergenza in tutto il Paese per 60 giorni:

"Le Forze Armate in questo momento sono mobilitate in tutto il territorio nazionale per garantire la sicurezza dei cittadini, la tranquillità del Paese e le elezioni libere e democratiche del 20 agosto", ha detto il presidente uscente in un discorso trasmesso su YouTube.

Lasso ha anche dichiarato tre giorni di lutto nazionale.

Le indagini da parte della procura generale dell'Ecuador - intanto - hanno portato all'arresto di 6 persone durante i raid effettuati nelle zone di Conocoto e San Bartolo, a Quito, nel contesto dell'omicidio di Fernando Villavicencio.

Uno degli uomini sospettati di aver ucciso il candidato presidenziale è morto dopo uno scontro a fuoco con agenti della sicurezza, hanno riferito gli inquirenti sui social.

La procura ha aggiunto che l'istituto di medicina legale ha proceduto al prelievo della salma di Villavicencio dall'ospedale e l'ha trasferita per effettuare l'autopsia.

Alcuni candidati alla presidenza dell'Ecuador hanno sospeso la loro campagna elettorale dopo l'assassinio del candidato della maggioranza di governo Fernando Villavicencio in segno di solidarietà con i parenti di Fernando Villavicencio.

Proprio Villavicencio aveva denunciato di essere nel mirino dei narcos proprio da uno dei boss dell'organizzazione criminale, noto con lo pseudonimo Fito:

"Ha minacciato di aggredirmi o di attentare alla mia vita se continuo a riferirmi a lui e alla sua struttura.

Ciò conferma come in effetti la nostra proposta politica colpisce seriamente questi criminali ed eccomi qui a mostrare la mia faccia, non ho paura di loro", aveva continuato il candidato presidenziale ed ex sindacalista.

Come giornalista investigativo, Villavicencio si concentrò sulle denunce riguardanti il traffico di droga e la corruzione dell'elite politica del Paese.

Durante la sua carriera rivelò casi di corruzione nel governo.

In uno degli articoli, accusò l'ex presidente Rafael Correa, in carica dal 2007 al 2017, di crimini contro l'umanità.

L'alto commissario dell'Onu per i diritti umani, Volker Turk, ha chiesto un'indagine "trasparente, completa ed indipendente" per chiarire le responsabilità nell'omicidio del candidato presidenziale ecuadoregno Fernando Villavicencio e ha indicato che questo attacco "scioccante" dimostra che la violenza costituisce una "grave minaccia" per il processo elettorale nel paese sudamericano, chiamato alle urne il 20 agosto.

Il ministro degli Esteri, Antonio Tajani ha dichiarato su Twitter:

"L'Italia condanna il vile assassinio del candidato alle elezioni presidenziali dell'Ecuador, Fernando Villavicencio, un duro colpo alla vita democratica del Paese.

Esprimiamo vicinanza alla famiglia e pieno sostegno alle autorità dell'Ecuador affinché si faccia luce sull'attentato".

 

Fonte foto: pagina Facebook Fernando Villavicencio e Profilo Twitter Guillermo Lasso

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