Tu sei qui: MondoDetenzione Ilaria Salis, Ungheria prova a difendersi
Inserito da (Redazione Nazionale), mercoledì 31 gennaio 2024 20:36:58
di Norman di Lieto
Eppure Budapest ha provato una difesa di sé stessa mentre lo scontro con Bruxelles si è spento ancor prima di accendersi.
Sulla detenzione e le modalità magiare, Bruxelles spiega con il portavoce dell'esecutivo europeo, Eric Mamer:
"La detenzione è una competenza primaria dei Paesi membri", Bruxelles aveva provato nei mesi scorsi ad intervenire sulla materia, emanando nel dicembre 2022 una raccomandazione che fissava alcuni principi chiave: la custodia cautelare deve costituire una misura di ultima istanza; i detenuti devono essere trattati nel rispetto e nella dignità e in linea con i relativi obblighi in materia di diritti umani; devono essere compiuti sforzi per gestire la detenzione in modo da facilitare il reinserimento sociale dei detenuti, al fine di prevenire la recidiva.
E' stato il comitato anti-tortura del Consiglio d'Europa, nel 2018, a censurare Budapest per l'esposizione in pubblico, quando non necessaria, di detenuti in catene o al guinzaglio.
Nel 2024, in Ungheria, è evidente, accade tuttora.
Budapest ha provato finanche a difendersi dagli attacchi:
"Agli arrestati viene riservato un trattamento umano.
Nelle carceri sono assicurate condizioni coerenti con quanto previsto dalla Convezione europea sui diritti dell'uomo, dalla raccomandazione delle Nazioni Unite e dal Consiglio d'Europa sulle regole penitenziarie europee".
Lo si legge nella risposta del ministero di giustizia e dell'amministrazione penitenziaria ungheresi ai nove quesiti formulati dalla Corte d'Appello di Milano.
Intanto è bufera politica tra la Lega e il suo segretario, Matteo Salvini e le opposizioni.
Sul caso della detenuta italiana in Ungheria il vicepremier ha dichiarato:
"Se fosse dichiarata colpevole sarebbe incompatibile con l'insegnamento in una scuola elementare.
È assurdo che questa Salis in Italia faccia la maestra. È normale che una maestra elementare vada in giro per l'Europa, e adesso scopro anche in Italia, a picchiare e sputare alla gente?".
Un'accusa piazzata mentre il suo partito rilanciava il video di un gazebo della Lega distrutto da un gruppo di antagonisti a Monza nel 2017, vicenda per cui la 39enne milanese un mese fa è però stata assolta.
Parole "fuori luogo" per suo padre, Roberto Salis. Parole che accendono Elly Schlein che accusa la Lega di "mettere altre catene ai polsi e alle caviglie" della donna.
FONTE FOTO: pagina FB Matteo Salvini (entrambe)
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