Tu sei qui: MondoCremlino, il giornalista americano Carlson intervista Putin
Inserito da (Redazione Nazionale), giovedì 8 febbraio 2024 22:09:01
di Norman di Lieto
Dopo l'invasione dell'Ucraina da parte della Russia, nessun giornalista occidentale è stato capace di intervistare il presidente russo, Putin.
Ora, c'è un giornalista americano, ex della Fox, ultraconservatore e supporter di Trump che è riuscito a farlo e per annunciarlo lo ha fatto dicendo una cosa tanto ovvia, quanto disarmante nella sua verità:
"Il nostro dovere di giornalisti è informare la gente", ha scritto Carlson sul suo profilo X annunciando il faccia a faccia che sarà postato integralmente e senza paywall sul suo sito web e su X con Elon Musk che ha già promesso al giornalista che non lo censurerà.
Per chi invece non lo avesse (mai) visto su Amazon Prime, si può trovare una lunghissima intervista del regista americano Oliver Stone proprio al presidente russo, datata 2017 molto prima dell'invasione in Ucraina ma dove si toccava anche il tema del Donbass.
Qui, su questo portale, avevamo raccontato anche dell'unico giornalista italiano che era riuscito ad essere aggregato all'esercito russo dopo l'invasione in Ucraina, raccontando il conflitto viaggiando con i militari di Mosca, Luca Steinmann: "Il fronte russo" edito da Rizzoli.
Ora, arriva Carlson: da anni strenuo difensore del leader del Cremlino e feroce critico dei suoi oppositori in Occidente.
Da giovedì è a Mosca e ha precisato - in un video postato sul social che diffonde in streaming il suo nuovo talk show in abbonamento - che "ci sono ovviamente rischi in questa intervista e ci abbiamo pensato molto nel corso di molti mesi".
Poi riferendosi all'Ucraina ha aggiunto che "due anni dopo l'inizio di una guerra che ha cambiato il mondo, la maggioranza degli americani non è informata", accusando i media tradizionali nel mondo anglosassone di essere "corrotti" e di "mentire a lettori e spettatori".
Carlson è stato per anni una delle star della Fox fino a quando lo scorso aprile è stato messo alla porta dopo una serie di polemiche sia personali e professionali: il suo licenziamento aveva seguito di una settimana il maxi patteggiamento da 787 milioni di dollari pagati da Fox alla Dominion Voting Systems per evitare un processo per diffamazione che avrebbe potuto vedere tra gli imputati lo stesso Rupert Murdoch e i principali conduttori, accusati di aver cavalcato la teoria cospirativa di Trump sulle elezioni truccate del 2020. Ad alimentare la disinformazione, c'era stato proprio Carlson nel suo popolarissimo show serale.
Ora, lui, per l'ultradestra americana è un eroe: l'intervista è stata registrata martedì e andrà in streaming sul sito di Carlson e sul suo account X.
La Casa Bianca, dal canto suo, ha commentato l'intervista che l'ex anchor di Fox news, Carlson Tucker, ha fatto Vladimir Putin:
"Non ne abbiamo bisogno.
Non ci serve un'altra intervista per capire la sua brutalità", ha sottolineato il funzionario.
Il Cremlino, con il suo portavoce, annuncia che l'intervista sarà pubblicata sul sito web del Cremlino in russo e in inglese.
Lo ha detto Dmitri Peskov, ripreso dalla Tass:
"Verranno pubblicati sia il video che la trascrizione completa in russo e inglese. Naturalmente ciò avverrà dopo che Carlson avrà pubblicato l'intervista sulle sue piattaforme", ha detto Peskov.
Anche Bruxelles è parsa contrariata dall'intervista di Putin rilasciata a Carlson.
Peter Stano, portavoce della Commissione Europea per gli affari esteri ha dichiarato:
"Non abbiamo visto l'intervista, ovviamente, perché la trasmissione è prevista più tardi, ma possiamo tutti ipotizzare quello che Putin potrà dire, visto che si tratta di un bugiardo cronico che non fa altro che diffondere menzogne sulla sua operazione illegale contro il popolo ucraino".
A Strasburgo alcuni europarlamentari hanno chiesto che Carlson venga aggiunto alla lista dei sanzionati Ue:
"Quando si tratta di sanzioni - ha precisato Stano - l'inserimento di persone o entità in generale è una questione interna tra gli Stati membri e avviene in modo riservato, quindi non discutiamo mai in pubblico i dettagli di discussioni possibili o imminenti".
Elon Musk che su X ha promesso di pubblicare integralmente l'intervista si è schierato al fianco del giornalista americano, ex Fox:
'E' un giornalista, sarebbe preoccupante se Ue lo sanzionasse'.
Musk, poi, esprimendosi sul suo profilo X, prende posizione sui dubbi che quello di Carlson sia vero giornalismo e non propaganda:
"Uno puo' essere più o meno d'accordo con Tucker, ma lui è un importante giornalista americano e una simile azione offenderebbe profondamente il nostro pubblico".
Tucker Carlson, dal canto suo, ha già ottenuto di assicurarsi un pubblico stellare per l'intervista esclusiva a Vladimir Putin: video già visualizzato da 60 milioni di persone, e far tornare il Presidente russo al centro del dibattito politico negli Stati Uniti, mentre il Senato boccia gli aiuti all'Ucraina e nel pieno della campagna elettorale per le presidenziali.
Carlson non si tira indietro:
"La maggioranza degli americani non hanno idea delle ragioni che hanno portato Putin a invadere l'Ucraina o di quali siano i suoi obiettivi.
Non hanno mai ascoltato la sua voce. E questo è sbagliato", ha aggiunto nel video, pubblicato poche ore prima del voto del Senato.
Dmitry Peskov ha spiegato - altresì - che Putin ha accettato la richiesta perché il giornalista noto per i suoi toni aggressivi e lontani dalla correttezza politica, "ha posizioni diverse da tutti gli altri giornalisti occidentali, non troppo filo Ucraina, anzi filo americana.
La sua posizione è in netto contrasto a quella di tutti gli altri media anglosassoni tradizionali", ha aggiunto.
Carlson, ha un account X da 11,7 milioni di follower.
Sempre Peter Stano, portavoce della Commissione Europea per gli affari esteri, rispondendo alle domanda di un corrispondente cinese sulla presunta mancanza nell'Ue d'informazione "equilibrata" sulla guerra in Ucraina e dunque della legittima possibilità di avere accesso all'intervista a Putin da parte di Tucker Carlson ha dichiarato:
"Stiamo discutendo della questione della manipolazione dell'informazione, che sta diventando cronica soprattutto da parte del Cremlino ma anche di altri attori in altre parti del mondo, sia attori statali, come avviene in alcuni Paesi che forse conosci molto bene, sia attori non statali.
Il problema è la manipolazione dell'informazione se diretta contro l'Unione Europea perché viene considerata una minaccia per le nostre società.
Non si tratta di cercare di uccidere lo scambio di opinioni ma ci preoccupa l'attività di coloro che manipolano l'informazione con l'intenzione di minare la fiducia del pubblico e di seminare confusione: su questo ci proteggeremo e naturalmente non lo faremo come fanno in Russia o in altri Paesi, alcuni dei quali pure forse conosci bene, attraverso la repressione, oscurando i siti online o vietando ai giornalisti di lavorare o spingendoli all'esilio o cercando di avvelenarli o attraverso altre forme di repressione e censura.
Noi combattiamo contro la manipolazione dell'informazione preservando le nostre libertà e i nostri principi, uno dei quali è la libertà di opinione e di espressione", ha concluso.
FONTE FOTO: pagina FB Tucker Carlson (both)
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