Tu sei qui: Lavoro e FormazioneGiornata Nazionale per le Vittime degli Incidenti sul Lavoro. Mattarella: "Serve sollecita e rigorosa ricognizione su condizioni sicurezza"
Inserito da (Redazione Nazionale), domenica 8 ottobre 2023 15:10:11
Di morti sul lavoro si muore, ogni giorno, in ogni regione del nostro Paese: una conta drammatica ma che, al tempo stesso, è causata da una colpevole mancanza di prevenzione.
Sono i numeri a mettere i brividi e a chiamare - urgentemente - la messa a terra di azioni concrete per contrastare la sempre più drammatica escalation delle vittime di incidenti sul lavoro.
Nei primi otto mesi del 2023 le denunce di infortuni sul lavoro sono state 383.242, il 20,9% in meno dello stesso periodo del 2022. Ma di questi incidenti ben 657 hanno avuto un esito mortale. Sono i numeri elaborati dall'Anmil sui dati dell'Inail in occasione della Giornata nazionale per le vittime del lavoro.
In aumento le patologie di origine professionale denunciate, che sono state 48.514, il 23,2% in più dei primi otto mesi del 2022. A guidare la triste classifica degli incidenti mortali è la Lombardia, dove da gennaio ad agosto i morti sui luoghi di lavoro sono stati 112. Seguono il Lazio e il Veneto con 60, la Campania con 57 e il Piemonte con 52. Il minor numero di incidenti mortali in Molise e in Valle D'Aosta, con una vittima ciascuno in otto mesi.
Un tema su cui non si può più far finta di niente e per questo oggi - in occasione della 73ª Giornata Nazionale per le Vittime degli Incidenti sul Lavoro - istituzionalizzata con Dpcm nel '98 su richiesta dell'Anmil (Associazione fra Lavoratori Mutilati e Invalidi del Lavoro) - sotto l'Alto Patronato del Presidente della Repubblica e con il Patrocinio della Rai che ha inteso garantire il pieno sostegno delle testate giornalistiche - se ne è discusso.
Discuterne, parlarne, trovare soluzioni concrete da mettere in pratica nelle azioni quotidiane per portare verso un solo obiettivo: azzerare le morti sul lavoro.
L'evento principale, quest'anno, si svolge con il Patrocinio di Roma Capitale, nella Sala della Protomoteca in Campidoglio, dove si ritrovano, dalle ore 10.00, oltre al Presidente nazionale Anmil Zoello Forni, al Sindaco di Roma Roberto Gualtieri, al Presidente Anmil di Roma Claudio Betti, al Presidente Anmil del Lazio Alberto Verzulli, all'Assessore al Personale, Polizia locale, Enti locali e Sicurezza urbana, Luisa Regimenti in rappresentanza del Presidente della Regione Lazio, le massime istituzioni in materia tra cui: in rappresentanza del Governo, il Ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali, Marina Elvira Calderone; il Ministro delle Imprese e del Made in Italy Adolfo Urso; il Direttore generale della Comunicazione e dei Rapporti Europei e internazionali, Sergio Iavicoli, delegato dal Ministro della Salute Orazio Schillaci.
A partecipare sono poi il Presidente Commissione parlamentare di inchiesta sulle condizioni di lavoro in Italia del Senato della Repubblica, Tino Magni; il Presidente Commissione parlamentare di inchiesta sulle condizioni di lavoro in Italia della Camera dei Deputati, Chiara Gribaudo; la Coordinatrice Assessori Lavoro Conferenza delle Regioni, Alessandra Nardini; il Presidente del Civ Inail, Guglielmo Loy; il Commissario Straordinario Inail, Fabrizio D'Ascenzo; il Direttore dell'Ufficio Oil per l'Italia e S. Marino Gianni Rosas; il Direttore Generale del Terzo Settore al Ministero del Lavoro, Alessandro Lombardi; il Presidente dell'Ordine dei Consulenti del Lavoro, Rosario De Luca; il Presidente Formedil (Ente Unico Formazione e Sicurezza) in rappresentanza del Presidente Ance (Associazione Nazionale Costruttori Edili), Elena Lovera; il Segretario Confederale Cisl, Giorgio Graziani; la Segretaria Confederale Uil, Ivana Veronese; il Responsabile Salute e Sicurezza Cgil, Sebastiano Calleri; il Direttore delle Politiche Sindacali e del Lavoro Confartigianato Imprese, Riccardo Giovani.
Coordina i lavori l'esperto in politiche di welfare Giovanni Lattanzi.
Promuovere la cultura della sicurezza sul lavoro nonché ricollocare invalidi del lavoro, familiari superstiti e persone con disabilità: sono questi gli obiettivi principali del protocollo d'intesa, di durata biennale, siglato tra il Consiglio nazionale dell'ordine dei consulenti del lavoro e l'Anmil, l'Associazione nazionale fra lavoratori mutilati e invalidi del lavoro, presentato oggi a Roma, presso la Sala della Protomoteca del Campidoglio, in occasione della 73ma Giornata nazionale per le vittime degli incidenti sul lavoro.
Secondo il presidente del Consiglio nazionale dell'ordine dei consulenti del lavoro, Rosario De Luca:
"Il fenomeno degli infortuni e dei morti sul lavoro si può combattere solo con la cultura della legalità e la prevenzione. È necessario, perciò, intervenire sulle nuove generazioni, che saranno la classe dirigente e imprenditoriale del futuro, per trasmettere alcuni concetti imprescindibili, come l'importanza di investire nella sicurezza e nella formazione dei lavoratori fin dal loro primo ingresso in azienda così da accrescere i livelli di sicurezza nelle imprese''.
Dal canto suo, il presidente dell'Anmil, Zoello Forni ha dichiarato:
''Da partnership e collaborazioni come quella sottoscritta con i consulenti del lavoro non possono che nascere validi risultati e faremo incontrare due realtà che mirano agli stessi obiettivi con concretezza e passione. La nostra categoria vuole essere protagonista di un cambiamento culturale e che riveda il lavoro come un luogo di espressione del rispetto per la salute e la vita dei lavoratori ma anche dell'inclusione''.
Arriva anche l'intervento della ministra del lavoro, Marina Calderone:
"Nell'impegno per la sicurezza sul lavoro siamo tutti responsabili: governo, istituzioni, rappresentanti delle parti sociali, le associazioni" sottolineando altresì l'importanza della formazione e di rafforzare i controlli.
A questo scopo l'Ispettorato nazionale per la sicurezza sul lavoro ha assunto "800 nuovi ispettori", ha detto la ministra, sottolineando l'importanza della "mappatura del rischio" per prevenire gli incidenti anche "con una rete di controlli che sia sempre più efficace.
Il monito del presidente della Repubblica Sergio Mattarella non ammette defaillance:
"L'intollerabile e dolorosa progressione delle morti e degli incidenti sul lavoro sollecita una urgente e rigorosa ricognizione sulle condizioni di sicurezza nelle quali si trovano a operare lavoratori.
Morire in fabbrica, nei campi, in qualsiasi luogo di lavoro è uno scandalo inaccettabile per un Paese civile, un fardello insopportabile per le nostre coscienze, soprattutto quando dietro agli incidenti si scopre la mancata o la non corretta applicazione di norme e procedure".
Quello che dovrebbe essere fondamentale è agire di squadra: tutti gli attori in campo devono lavorare insieme affinché morire di lavoro diventi se non impossibile, almeno il più difficile possibile, grazie alla prevenzione.
Occorre impegno corale di istituzioni, aziende e sindacati.
Ancora Mattarella:
"La sicurezza non è un costo, né tantomeno un lusso: ma un dovere cui corrisponde un diritto inalienabile di ogni persona. Occorre un impegno corale di istituzioni, aziende, sindacati, lavoratori, luoghi di formazione affinché si diffonda ovunque una vera cultura della prevenzione", conclude il capo dello Stato.
Quando si organizzano questi convegni è sempre un bene perché si è consapevoli del problema, ai convegni poi, vanno messe in campo le iniziative per far sì che quelle che sono tutte parole condivisibili non siano solo buone intenzioni o peggio, rimangano, lettera morta.
Nel vero senso del termine.
Norman di Lieto
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