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Esiste un paese in Francia dove è “vietato” morire nel week end

Inserito da (admin), domenica 8 dicembre 2019 08:20:53

Ordinanza del sindaco: "stop morire nei fine settimana e nei giorni festivi". Il sindaco di un villaggio francese vieta ai suoi abitanti di morire nei fine settimana. Il sindaco del villaggio francese di Gresle ha emesso un'ordinanza che proibisce agli abitanti del suo comune di morire a casa loro il sabato, la domenica e nei giorni festivi "per un periodo indefinito". Intende denunciare la carenza di medici.

"Una recente morte di domenica a mezzogiornoha dimostrato l'assurdità di un sistema a cui il sindaco risponde con un ordine assurdo": lo ha emanato Isabelle Dugelet, sindaco del villaggio francese di Gresle di circa 850 anime situato a 70 km a nord-ovest di Lione. Il 1 ° dicembre, ci sono volute due ore e mezza per trovare un medico per dichiarare la morte di un residente della struttura locale per anziani, ha raccontato il quotidiano Le Progrès che ha rivelato le informazioni. "È una mancanza di rispetto per i defunti e per le famiglie", afferma. Il consiglio comunale ha aggiunto che ha adottato questa ordinanza per denunciare più in generale "una situazione sanitaria catastrofica" nel suo comune e nei comuni limitrofi. Il settore non ha assistenza medica perché i medici, troppo pochi, sono esentati. "Le persone hanno difficoltà a farsi curare, a trovare un medico e a volte devono percorrere chilometri, il che significa che sono scarsamente rimborsati perché non sono in un percorso assistenziale", afferma. "Vi sono molte preoccupazioni al riguardo nel mio comune, la salute è il problema principale nelle aree rurali di cui parlo da anni con i politici, ma nulla sta cambiando". Un fatto, per certi versi, paradossale, considerato il ruolo fondamentale del medico di base, evidenzia Giovanni D'Agata, presidente dello "Sportello dei Diritti", ma l’allarme lanciato in questi giorni dal sindaco francese sulla carenza dei medici è reale anche in Italia. Ad aver provocato la situazione attuale è stata una programmazione degli accessi alla formazione post-laurea inadeguata rispetto ai bisogni dei cittadini, sommata a un blocco delle convenzioni e del turn-over che sta ostacolando il graduale ingresso dei giovani medici. Quando si sbloccheranno le convenzioni e le assunzioni, anche l’Italia scoprirà amaramente che i giovani medici pronti ad essere inseriti sono inferiori alle esigenze. Intanto con il passare del tempo aumenta l’età media dei camici bianchi che lavorano e si avvicina sempre di più il momento in cui dovranno andare in pensione.

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