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Amuleti, riti magici e credenze popolari: il kokko

Inserito da (admin), lunedì 31 dicembre 2018 09:43:05

Da sempre l'uomo è attratto da forme e colori di particolari oggetti che si trovano in natura e a cui spesso attribuisce una valenza più che simbolica. Pietre, conchiglie, ossa, piume, sono stati utilizzati fin dall'antichità sia per usi pratici che per fini estetici per poi arrivare, negli ultimi duemila anni, ad acquisire un valore simbolico di portafortuna. Fanno parte delle tradizioni popolari della Sardegna numerosi amuleti sotto forma di gioielli da indossare. Tra i più comuni e facili da reperire c'è il "Kokko", formato da una sfera di ossidiana, corallo nero, agata nera, onice o altro materiale di colore nero legata in corda o con prezioso argento. A seconda delle località prende il nome di sabegia, pinnadeddu o, come in questo caso "Kokikò, Sa Pedra Niedda". L'amuleto ha come principale scopo quello di proteggere i bambini dal malocchio, e si indossava o si metteva nelle culle. Mai utilizzare l'oro per reggere le sfere: secondo la tradizione popolare l'oro avrebbe il potere di annullare la carica magica delle pietra. Si narra che questa pietra avesse il potere di assorbire ogni sorta di negatività imprigionandola dentro di se, quando la pietra è satura, terminata la sua funzione, si spacca. Ringraziamo Eleonora Casula per le preziose informazioni e per il gradito dono, per maggiori info consultate la pagina social del piccolo negozio di artigianato sardo Mather di Oristano

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