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di Norman di Lieto

L'annuncio era arrivato domenica 15 gennaio in diretta da Kiev con Bruno Vespa che aveva reso ufficiale la notizia: Volodymyr Zelensky Presidente dell'Ucraina sarebbe stato ospite di Sanremo in video collegamento nel corso dell'ultima serata.

Ma le polemiche divampano sull'opportunità o meno che la presenza dello stesso Zelensky sia - o meno - opportuna: ora arrivano anche le petizioni per impedirne la presenza.

Capofila del no è il leader della Lega, Matteo Salvini, che in un evento organizzato dal partito a Milano ribadisce: "Non è con apparizioni a Sanremo che metti fine a questa guerra".

La maggioranza appare spaccata sul tema, perché se da una parte Forza Italia è d'accordo con Salvini c'è invece la posizione di Fratelli d'Italia, che pur evitando di alimentare a sua volta la polemica, arrivano messaggi di sostegno all'iniziativa.

La Rai mantiene la 'barra dritta' per il momento visto che tale decisione potrebbe essere oggetto di discussione nel consiglio di amministrazione in programma lunedì 30, come vorrebbero alcuni consiglieri contrari alla presenza del leader ucraino.

Il videomessaggio registrato, di un paio di minuti, dovrebbe andare in onda nella serata finale di sabato.

La decisione non fa discutere solo la politica ma anche intellettuali, personaggi del mondo dello spettacolo ed operatori del settore.

Stupito per le polemiche proprio Bruno Vespa, colui il quale aveva anticipato lo 'scoop' direttamente da Kiev.

Intanto l'emittente Byoblu ha lanciato una raccolta firme per dire "no alla militarizzazione del Festival di Sanremo".

Fonte foto: Commons Wikimedia