Economia e TurismoVenezia, dal 2024 i turisti per entrare pagheranno ticket d'ingresso

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Venezia, dal 2024 i turisti per entrare pagheranno ticket d'ingresso

È quanto ha stabilito oggi la giunta comunale tenendo a battesimo il regolamento che governerà il contributo di accesso. La delibera andrà in Consiglio comunale per la sua approvazione il 12 settembre

Inserito da (Redazione Nazionale), martedì 5 settembre 2023 21:09:14

E se fosse un modo per regolare i flussi di ingresso dei turisti soprattutto per quelle località - a rischio overtourism - (come la Costiera Amalfitana o le 5 Terre) ?

Dal prossimo anno chi vorrà visitare Venezia dovrà pagare un biglietto d'ingresso: questo ha stabilito oggi la giunta comunale tenendo a battesimo il regolamento che governerà il contributo di accesso. La delibera andrà in Consiglio comunale per la sua approvazione il 12 settembre.

L'obiettivo, neppure troppo nascosto, è quello di disincentivare il turismo giornaliero in alcuni periodi per evitare che la città venga soffocata e diventi invivibile per ospiti e residenti.

Si tratta di una sperimentazione su una base di 30 giornate che saranno indicate nei prossimi giorni: in linea di massima le giornate che potrebbero essere stabilite come le 'fatidiche 30' si concentrerà sui ponti primaverili e sui week end estivi.

Il ticket, inizialmente di 5 euro, dovrà essere corrisposto da ogni persona fisica, di età superiore ai 14 anni, che acceda alla città per una visita giornaliera.

Saranno esclusi coloro che soggiornano in strutture ricettive situate all'interno del territorio comunale, i residenti nel Veneto, i bambini fino ai 14 anni di età, chi ha necessità di cure, chi partecipa a competizioni sportive, forze dell'ordine in servizio, il coniuge, il convivente, i parenti o affini fino al terzo grado di residenti nelle aree in cui vale il contributo di accesso.

"Ci poniamo come apripista a livello mondiale - dice l'assessore al turismo Simone Venturini - consapevoli dell'urgenza di trovare un nuovo equilibrio tra i diritti di chi a Venezia ci vive, ci studia o ci lavora e di chi visita la città". Per la Serenissima, dunque, è una questione di sopravvivenza. "La prenotabilità non è uno strumento per fare cassa (anzi, permetterà di coprire solo i costi del sistema) ma garantirà ai residenti - conferma Venturini - una qualità della vita migliore e ai turisti pernottanti una visita in grado di regalare emozioni più vivide. Dopo un lungo e difficile iter è arrivato il momento di agire concretamente, come siamo abituati a fare".

Plaudono all'iniziativa gli stessi albergatori.

Vedremo questa sperimentazione se farà da apripista per un nuovo modo di intendere la ricettività turistica soprattutto per quelle mete che - come detto - più di altre rischiano l'overtourism e problemi connessi di sostenibilità a 360°.

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