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Monica era...

Inserito da (admin), mercoledì 2 febbraio 2022 17:24:48

Monica era stupenda, corpo sinuoso, sguardo misterioso, voce particolare. Era diversa da tutte le altre attrici della sua generazione, capace di interpretare qualsiasi ruolo, drammatico o leggero, mettendo in secondo piano il suo aspetto al servizio della recitazione e del regista che di volta in volta la dirigeva: Antonioni o Monicelli, Steno o Buñuel. Forse solo Catherine Deneuve, successivamente, in ambito francese, è riuscita a osare tanto. In un'epoca in cui l'America dello star system faceva scuola, non era scontato uscire da quel quel cliché che imponeva all'attore un ruolo corrispondente alla rappresentazione costruita nel tempo e, di conseguenza, immaginata dallo spettatore fuori e dentro lo schermo. Certo, nel cinema nostrano c'è sempre stata più libertà interpretativa ed è prassi comune passare da un registro all'altro, Anna Magnani e Aldo Fabrizi sono i casi più celebri, così come i maggiori attori della commedia all'italiana hanno saputo sia divertire sia commuovere: Vittorio Gassman, Sophia Loren, Marcello Mastroianni. Monica, però, è andata oltre. Non era solo un'attrice di film seri passata alla commedia, ma era la musa di Michelangelo Antonioni, quella del cinema esistenziale, dei personaggi intricati e contorti come un nodo marinaro, quella a cui facevano male i capelli in una celebre battuta di Deserto Rosso, quella che rappresentava sullo schermo i conflitti interiori della borghesia. Monica, così sensuale, intensa e passionale, senza paura di intaccare quell'immagine di femme fatale a cui il pubblico era abituato, un giorno uscì da quel ruolo e ne entrò in un altro più popolare e divertente, passando così dal dramma al grottesco con l'eleganza e la perfezione che la contraddistinguevano. Perché Monica sapeva essere comica, far ridere e non soltanto sorridere, la sua voce roca e profonda e il suo corpo così sensuale (a cui Cannes nel 2009 dedicò il manifesto) si adattavano all'occorrenza a ogni parte, superando così quel filo sottile, magistralmente descritto da Pirandello, che divide l'umorismo dalla comicità. Monica Vitti era... tante altre cose, ma soprattutto è stata la più grande attrice italiana di tutti i tempi. Buon viaggio. Manuela Nastri

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