
E’ bastata una serie di Netflix per far appassionare milioni di italiani ad un antico e classico gioco di società: gli scacchi. Un pò tutti in casa abbiamo una scacchiera e le pedine, abbandonate in un cassetto e, chi non lo ha, sicuramente ha acquistato un set. Nel 2020 tra le parole più cercate sul Google c’è proprio questa: scacchi. Chi di noi non ha guardato la Regina degli Scacchi invidiando un pò la protagonista per il suo stile perfetto anni Sessanta e per il suo modo di giocare senza perdere mai.
La regina degli scacchi: non esiste
Siete sorpresi? E' così! Affascinati dallo stile e dagli abiti ognuno di noi ha pensato che la bella Beth Harmon si nascondesse da qualche parte del Pianeta dopo aver vinto una sfida mondiale ed invece no! La serie è l’interpretazione televisiva di un romanzo di
Walter Tevis, è suo il testo La Regina degli Scacchi edito in Italia da Minimum Fax, e, nonostante Beth sia così vera in realtà si tratta di parti della vita di Tevis, lo si scopre se si riesce a scovare una bella intervista rilasciata da Tevis al New York Times. La bella ed intrigante Beth non è niente altro che la somma di tanta passione per un mondo affascinante e misterioso come quello fatto di pedoni, fanti, re e regine.
La regina degli scacchi: contro ogni pregiudizio
Leggendo l’intervista a Tevis si scopre che l’intera narrazione è
dedicata alle donne, quelle intelligenti, coraggiose e combattive, donne capaci di superare ogni ostacolo. Osservando la serie, di contro, si percepisce la difficoltà della protagonista ad affrontare un mondo nuovo. Ma lei la bella ed intrigante protagonista non teme le sfide e riesce ad affrontarle con il giusto stile. Oltre agli scacchi, la moda anni 60 tantissima psicologia che si nota e si sente ovunque, in ogni scena, in ogni istante. I temi portanti de La Regina degli Scacchi si possono riassumenere in due punti.
- Riscatto: Beth da giovane educanda in un istituto religioso a campionessa mondiale di scacchi è la rappresentazione della rivincita e del riscatto. Quando si sogna si può!
- Pregiudizi: un mondo degli scacchi prettamente maschilista apre le porte a fatica alle giovani donne ma Beth non si arrende e riesce ad arrivare agli obiettivi superando ogni pregiudizio.
Scacchi: un mondo tutto da scoprire
Affascinante, a tratti romantico, la Regina degli Scacchi apre ben due mondi differenti: uno quello delle sostanze stupefacenti che oggi potremmo definire doppanti utilizzate per stimolare i neuroni l’altro quello degli scacchi. Tralasciando il primo tema analizziamo il secondo, sicuramente molto più intrigante e curioso. Dalle prime scene sino alla fine della serie è un susseguirsi di dettagli rappresentanti la sfida. Beth, la protagonista ci aiuta a compiere un viaggio nel mondo degli scacchi con le sue regole, i suoi codici e i suoi riti tramandati e, se si è attanti è persino il viaggio dentro l’anima di una donna. Sullo sfondo un Secolo che cambia: New York, Parigi, Città del Messico, Mosca, luoghi differenti e persino divergenti dove la giovane si muove con agilità e destrezza grazie alla passione per gli scacchi. Ancora oggi gli scacchi sono un mondo molto maschile, gli ultimi dati FIDE sono datati novembre 2018 e, leggendoli ci si rende conto che cal mondo 668.785 giocatori competitivi di scacchi, di cui soltanto 99.325 (il 15% circa) sono donne. Gli scacchi sono ancora un mondo maschile, sicuramente meno maschilista me il Re governa ancora la scacchiera. Ad oggi però il gioco più cercato in Italia è scacchi.
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