Tu sei qui: CulturaCultura, Alfonso Bottone: "La bellezza salverà il mondo"
Inserito da (Redazione Nazionale), giovedì 25 maggio 2023 19:02:20
di Norman di Lieto
L'uomo sembra infaticabile, eppure il lavoro culturale che porta avanti da anni in Costiera amalfitana ha il suo peso specifico.
Quando ho incontrato Alfonso Bottone in un pomeriggio di fine gennaio a Minori, eravamo nel pieno della ‘bassa stagione' o in quel periodo definibile di piena ed auspicabile ‘destagionalizzazione' che vede un periodo meno intenso dal punto di vista dell'incoming turistico anche se, a onor del vero, in Costiera il turismo c'è sempre e l'ho trovato anche a fine gennaio.
Alfonso Bottone inizia anche lui la sua stagione turistica, o meglio, culturale con il suo Festival in Costiera Amalfitana.it che anima le notti di tutti i Borghi della Costa d'Amalfi lungo tutta la stagione estiva.
Libri, incontri con gli autori, dialoghi con il fondatore del Festival e come cornice, la Costiera amalfitana.
Tra Baronissi e Maiori l'inaugurazione della XVII edizione della Festa del Libro in Mediterraneo.
Ben 17 edizioni, 17 anni dove Alfonso Bottone, giornalista, editore, scrittore, poeta e promotore culturale affianca al turismo - che fa la parte del leone in Costiera nei mesi estivi - la cultura.
"Con la cultura non si mangia" venne detto tempo fa da qualcuno che non fu Tremonti perché quando qualche giornalista provò a dargli la paternità di quella dichiarazione, lui, la rispedì sdegnato al mittente.
Eppure, sappiamo bene come questo adagio nel nostro Paese sia diventato quasi un triste refrain.
Alfonso Bottone nasce a Minori, nella sua costiera amalfitana, nel 1957.
Come detto, è ideatore, organizzatore e Deux ex machina della Festa del Libro in Mediterraneo.
Nel 2014 è stato insignito del Premio Letteratura Spoleto Festival Art e nel 2016 del Premio Internazionale Comunicare l'Europa.
Dopo aver raccontato del Sentiero dei Limoni in cui Michele Ruocco lo ringrazia per averlo affiancato nella visione del borgo verso il futuro quando ancora nessuno ci credeva, Alfonso mi racconta dell'iniziativa culturale che propose proprio per accendere una luce su Torre con: "Il sabato del Villaggio".
"Il sabato del Villaggio all'epoca sembrava visionaria, sapevamo che fosse un'iniziativa oltre che visionaria, vincente.
Credo che lo stesso sabato del villaggio sia una ‘costola' del Sentiero dei Limoni: il turismo si fa anche così se questo serve anche a destagionalizzare".
Nelle sue serate letterarie cerca di coinvolgere oltre ai veri protagonisti della serata, gli autori con i loro libri, anche musicisti e attori teatrali per affrontare temi di attualità, ma non solo.
Che cosa significa promuovere la cultura in costiera amalfitana?
"Quando fai ingresso ad Amalfi c'è uno straordinario pannello che riporta una famosa citazione di Dostoevskij: "La bellezza salverà il mondo". Ecco, promuovere la Cultura in Costa d'Amalfi vuol dire salvaguardare quelle bellezze, che non sono solo paesaggistiche, patrimonio mondiale dell'umanità. E coniugarle, senza offendere il territorio, con il turismo, ma anche con l'economia e l'occupazione".
Come si è evoluto nel corso di questi 17 anni il festival?
"Diciassette anni sono un bel numero. Qualche settimana fa a Roma mi è stato consegnato un Premio alla Carriera. È stata quella l'occasione per provare a riavvolgere il film di questa "Festa", e per rendermi conto come dalla fase dell'esperimento, accerchiato da un immane scetticismo, oggi questa kermesse sia arrivata ad essere un ricercato punto di riferimento in modo particolare in Italia per scrittori, poeti, editori, uomini di cultura, e oltre. E parimenti sul territorio costiero, ma anche salernitano e campano, per Istituzioni pubbliche, organismi associativi, operatori turistici e culturali, aziende private, e altro. Allora, tornando allo spirito della tua domanda, l'evoluzione è stata straordinariamente positiva".
Se dovessi provare a portare il tuo format all'estero quale paese sceglieresti, idealmente, per realizzarlo ?
"Qui sarò categorico perché so che nessuno potrà smentirmi. Non esiste posto al mondo, se non questo paradiso che è la Costiera Amalfitana ad essere il palcoscenico "divino" dove realizzare la Festa del Libro in Mediterraneo. E credo che sia da escludere che si possa competere con il paradiso".
Il dialogo con gli autori, le loro opere spesso assai diverse le une dall'altre, scelte da Alfonso Bottone insieme alle locations suggestive che la Costa d'Amalfi sa regalare portano la cultura ad affiancare il turismo.
Non è semplice - come detto - fare cultura in Italia, figuriamoci lungo i piccoli borghi della Costiera amalfitana, in piena ed alta stagione.
Ma non solo di turismo dovrà vivere la Costa se ci sono uomini di cultura e di rara tenacia come Alfonso Bottone, pronti ad animare la vita culturale troppo spesso addormentata.
Uscire anche dagli amati scenari costaioli ha aiutato lo stesso Alfonso a dare alla sua creatura un respiro ancor più ampio: la cultura non conosce confini.
E Alfonso Bottone da sempre, se ci sono confini o, peggio, barriere, è abituato a superarle.
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