Tu sei qui: CronacaScontri tifosi, verso stretta del governo su trasferte a rischio
Inserito da (Redazione Nazionale), lunedì 9 gennaio 2023 21:14:27
di Norman di Lieto
Un assalto in piena regola avvenuto sull'Autostrada A1 quello che è andato in scena ieri tra i tifosi del Napoli, diretti a Genova e quelli della Roma, diretti a Milano.
Le due opposte tifoserie si sono incontrate e poi scontrate in una sorta di guerriglia che ha visto come teatro degli scontri, la stessa area di servizio che ha ricordato immediatamente a tutti, l'assurda morte avvenuta nel 2007, del tifoso laziale Gabriele Sandri che fu raggiunto da un proiettile esploso dalla pistola di ordinanza dell'ex poliziotto, Spaccarotella.
Dopo gli episodi di ieri, la lente di ingrandimento dell'Osservatorio nazionale sulle manifestazioni sportive si sta soffermando sulle prossime trasferte giudicate 'a rischio', con il possibile inasprimento delle pene nei confronti degli ultras violenti anche alla luce degli scontri di ieri che potrebbe portare il governo finanche a decidere di vietare le trasferte.
"L'attuale quadro normativo consente già di sospendere le trasferte e io stesso, in qualità di prefetto, ho preso decisioni analoghe per tifoserie ritenute pericolose", ha spiegato il ministro dell'Interno, Matteo Piantedosi, che nei prossimi giorni incontrerà i vertici del calcio e gli organi di polizia: all'Osservatorio, ha fatto sapere, "verranno date direttive di particolare rigore" e ispirate alla "massima precauzione".
Sampdoria-Napoli era stata considerata a rischio ed era stata suggerita la vendita dei biglietti per i residenti in Campania solo per il settore ospiti e solo se sottoscrittori dei programmi di fidelizzazione del Napoli; mentre, Milan-Roma - non era stata ritenuta a rischio.
Ora la direttiva è quella di esaminare con la massima attenzione i possibili pericoli per l'ordine pubblico, con un occhio alle tifoserie che si sono maggiormente distinte in incidenti.
Scene come quelle di ieri non devono più ripetersi così il Governo e i vertici sportivi vogliono lanciare al più presto un segnale, a cominciare dalla prossima riunione dell'Osservatorio, in programma dopodomani.
"Probabilmente molto è stato fatto in questi anni. Sempre meno succedono incidenti negli stadi. Quanto è accaduto ieri dimostra che per compiere fatti violenti si danno appuntamento lontano dagli stadi. Ne terremo conto, anche se costa tantissimo allo Stato seguire e predisporre misure di prevenzione lungo i percorsi" ha concluso il ministro degli Interni, Piantedosi.
Fonte foto: Foto diPeter HdaPixabay e Foto diMichal JarmolukdaPixabay
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