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Un groviglio di contraddittorietà, così il Governatore della Campania Vincenzo De Luca, ha definito il neoeletto Presidente degli Stati Uniti d'America, Donald Trump. Noi ci dissociamo integralmente dalle dichiarazioni del Presidente De Luca che surclassa Berlusconi quando dichiarò che Obama era un ragazzo abbronzato. Se quella di Berlusconi fu un gaffe quella di De Luca sembra più una dichiarazione di guerra nei confronti dell'uomo attualmente più potente del pianeta. Probabilmente De Luca nemmeno si è accorto che la campagna elettorale è finita ed ora rivolgersi a Trump in questi termini può avere effetti politici molto gravi. Non si offende più l'uomo ma il simbolo di una Nazione e questo andrebbe ricordato al Presidente De Luca che quotidianamente offende milioni di italiani, elettori del Movimento 5 stelle, insieme a Grillo ed agli attivisti storici come Di Maio e Di Battista. La paura che probabilmente hanno il Presidente De Luca ed i suoi compagni del PD li porta a sbilanciarsi al punto che per attaccare Beppe Grillo, leader del M5S, si arriva a chiamare il Presidente degli Stati Uniti "un caprone", perché non accarezza il figlio stanco, "un grande evasore fiscale", come se l'America fosse l'Italia (gli evasori fiscali negli USA vanno in galera e non in Parlamento come da noi), "quello con il nido di quaglia in testa", per il vezzo del Presidente Trump di colorare i suoi capelli di giallo paglierino. Stendiamo poi un velo verso gli apprezzamenti estetici, chiaro riferimento alle belle donne al fianco del neo Presidente degli Stati Uniti, che il governatore De Luca ha espresso. Speriamo che nessuno traduca questo video al nuovo Presidente degli Stati Uniti d'America e che YouTube lo rimuova presto per evitare ulteriore imbarazzo per il nostro Paese.