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8 giugno 1990. Una data storica per il calcio italiano. Sì, perché esattamente trent'anni fa nel nostro Paese iniziava il Campionato mondiale di calcio del 1990. Il momento era propizio. L'Italia poteva vantare un gruppo solido, plasmato da Azeglio Vicini: Zenga, Bergomi, Baresi, Ferri, Maldini, Donadoni, De Napoli, Ancelotti, Giannini, Vialli e Carnevale, più Baggio, Mancini, De Agostini, Berti e, ultimo ma non ultimo, Schillaci. Gli ingredienti giusti, davanti al pubblico di casa, per bissare il successo di otto anni prima in Spagna. La partita d'esordio, giocata proprio in quell'8 giugno di trent'anni fa, fu Argentina-Camerun. A conquistare i tre punti furono i camerunesi, grazie alla rete di testa Omam-Biyik. L'Italia, invece, fece il suo debutto il giorno seguente, battendo 1-0 l'Austria grazie ad una rete di Schillaci. Ad eccezione della seguente gara contro gli Stati Uniti, l'attaccante siciliano segnò in tutte le successive gare giocate dagli azzurri, laureandosi capocannoniere del torneo. Il cammino degli azzurri, purtroppo, si interruppe in semifinale, contro l'Argentina di Maradona. L'albiceleste ebbe la meglio ai rigori, dove Goycochea neutralizzò i tiri di Donadoni e Serena. L'Italia si accontentò del terzo posto, ottenuto battendo l'Inghilterra, mentre l'Argentina concluse seconda, battuta in finale dalla Germania allenata da Franz Beckenbauer. Inno ufficiale dell'evento fu To Be Number One di Giorgio Moroder Project, musicata da Giorgio Moroder con testo di Tom Whitlock, la cui versione italiana Un'estate italiana (nota anche come Notti magiche) fu interpretata da Gianna Nannini e Edoardo Bennato che ne scrissero anche il testo. Mascotte ufficiale della manifestazione fu Ciao, ideata dal grafico Lucio Boscardin: la stilizzazione di un calciatore, composto da elementi cubici di colore verde, bianco e rosso, che abbozzava un palleggio e che, scomposto e ricomposto, formava la parola "Italia".