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Cronaca

Calabria: Corigliano e Rossano non devono morire

Inserito da (admin), venerdì 14 agosto 2015 16:01:54

Abbiamo atteso un po' prima di parlare del maltempo che ha colpito la Calabria perché il tempismo dei media tradizionali, ma anche dei grandi gruppi editoriali on line, ci ha un attimino spiazzato facendoci riflettere sulle reali condizioni in cui versano le due città colpite, Corigliano e Rossano. Sembra che l'informazione "allineata" punti il dito verso l'urbanizzazione senza regole, che ha contraddistinto il Sud Italia, incolpando gli amministratori pubblici che non avrebbero controllato ed i condoni, puntualmente concessi, dei governi centrali. In più si attacca il turismo definendolo "distrutto" dal nubifragio. Ora la notizia quale è? Una violenta ed improvvisa forte pioggia ha fatto andare in tilt le condotte fognarie, ha fatto esondare dei fiumi, provocando immensi danni economici e, fortunatamente, nessuna vittima. Se dopo l'alluvione di Firenze del 1966 avessero scritto che il turismo a Firenze fosse stato distrutto oggi staremmo sorridendo per la stupidità di chi avesse avuto tanto coraggio nel scrivere o proferire tali parole. Anche dopo gli ultimi violenti acquazzoni avvenuti qua e la in Italia nessuno si è spinto a tanto, perché allora in questo caso c'è tanta violenza nelle parole di chi racconta la cronaca dei fatti? Non sappiamo rispondervi ma ci interroghiamo come voi sulle motivazioni che spingono i giornalisti o i loro editori ad interessarsi in modo parziale degli avvenimenti. La Calabria, come la Basilicata e la Puglia sono regioni con una grande propensione all'ospitalità ma mancano delle infrastrutture necessarie per accogliere i turisti (e qui dovremmo aprire un capitolo a parte sulla differenza tra "turista" e "vacanziere"). Mancano aeroporti degno di questo nome, mancano le strade e le autostrade di collegamento anche interno, manca una ferrovia veloce, mancano i parcheggi e la sanità (vabbè non parliamo della sanità se stai male in Calabria l'unica soluzione è andare in Lombardia) insomma manca tutto. La nostra idea è un altra: APPROFITTIAMONE! Approfittiamo di questo disastro che non ci ha privato di nessuna vita umana per cogliere un'occasione di rilancio. Approfittiamone ripristinando le strade e nel farlo sfruttiamo il sole che bacia le nostre regioni del Sud per implementare una rete di colonnine per la ricarica di Macchine Elettriche di ultima generazione. Approfittiamone per investire nei collegamenti Internet a banda Ultra Larga, investiamo su un territorio il cui ritorno economico potrebbe essere immenso ed invece di piangere i morti che ci sarebbero potuti essere (cioè che non ci sono stati) lavoriamo al fine di evitare che la prossima volta ce ne siano. L'Italia è un grande paese a vocazione turistica, i politici che fanno finta di non vederlo hanno venduto la propria anima al diavolo per pochi euro o, peggio ancora, per qualche buono carburante.

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