Tu sei qui: ChiesaNatale, Zuppi: "Donare a chi abbiamo vicino, particolarmente a chi è più povero"
Inserito da (Redazione Nazionale), domenica 25 dicembre 2022 15:26:50
L'attenzione alla persona più fragile, povera, combattendo la nostra indifferenza e il nostro egoismo così come detto anche dal pontefice ieri durante la sua omelia di ieri.
Non è stato da meno il cardinale Matteo Zuppi, presidente della Conferenza episcopale italiana che nella la sua omelia durante la messa della notte di Natale nella cattedrale di San Pietro a Bologna ha affermato:
"Come pensare Natale una notte di luce e di chiarore quando si è perduti in un mondo che diventa ostile indifferente, non c'è posto. Semplicemente, senza spiegazioni, come un cartello esposto in cui c'è scritto che non si affitta a forestieri. Come una fila senza fine e senza diritti davanti ad un ufficio che decide il tuo futuro. Come un porto chiuso, come una pratica di un ufficio che resta evasa. E io che ho fame e devo scappare dalla guerra cosa faccio se lì non c'è posto? Lo cerco lo stesso, in tutti i modi".
E poi ha proseguito:
"E perché non c'è posto? Molte volte in realtà c'è ma non vogliamo avere problemi. E poi il mio 'io' il posto lo occupa sempre tutto e ha paura di incontrare difficoltà e inizia ad avere paura un po' di tutti. Però se a cercare il posto fossimo noi, o qualche nostro familiare troveremmo il posto. Scopriremmo che si, forse si può fare. Scopriremmo che ce n'è tanto, come le tante case vuote, i paesi disabitati.
"Ma che vuol dire buon Natale? - interpella le coscienze Zuppi - sembrerebbe uno dei tanti incoraggiamenti, che poi alla fine danno fastidio, perché non sono veri, oppure una delle tante istruzioni per l'uso per cercare di cavarsela. No, il Natale è una cosa della vita, della storia, è Dio che viene in mezzo a noi, Dio che discende nelle nostre contraddizioni, in questo mondo qui. Per questo - osserva il presidente della Cei -, è davvero un buon Natale, perché viene a dirci che Dio ha speranza su di noi, che il male può essere sconfitto, che con il suo amore possiamo anche noi aiutarLo a sconfiggere il male.
Ecco, questo davvero è un buon Natale. Portiamo nel nostro cuore questo Dio che si fa debole, che si fa bambino, che si affida anche a noi e, nelle tante difficoltà, capiamo la vera forza: quella di donare anche noi la nostra vita a chi abbiamo vicino, particolarmente a chi è più povero".
Fonte foto: Flickr e Foto diGitti LohrdaPixabay
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