Tu sei qui: AttualitàTregua a Gaza, il ruolo chiave del direttore della Cia
Inserito da (Redazione Nazionale), mercoledì 29 novembre 2023 20:04:22
di Norman di Lieto
Avevamo scritto - lo scorso 6 novembre - di come Biden non fosse soddisfatto di come Blinken, segretario di Stato americano, stesse conducendo le trattative per un cessate il fuoco, o quantomeno, una tregua a Gaza.
Da qui, la scelta da parte del presidente Usa, di lasciare questo compito al direttore della Cia, William Burns.
La tregua a Gaza arriva con il direttore della Cia che ha trattato a Doha, con il Mossad - il servizio segreto israeliano - con il premier del Qatar Mohammed bin Abdulrahman al Thani e il capo dell'intelligence egiziana Abbas Kamal.
La tregua ha finora concesso un po' di sollievo alla popolazione civile di Gaza, grazie anche a un afflusso sempre maggiore di aiuti umanitari, ma sul terreno appare già appesa a un filo con Israele che ha già fatto sapere di non essere disposto a prolungare la tregua, che dovrebbe scadere questa notte.
Burns inoltre sta premendo per una liberazione continua degli ostaggi, mentre nei prossimi giorni è atteso di nuovo in Israele e Cisgiordania il segretario di Stato, Antony Blinken, per ribadire "il diritto di Israele a difendersi in linea con il diritto umanitario internazionale" e discutere di come continuare "gli sforzi per garantire il rilascio degli ostaggi, proteggere i civili durante le operazioni israeliane a Gaza e accelerare gli aiuti umanitari", ha fatto sapere il Dipartimento di Stato.
Il premier Benyamin Netanyahu ha però insistito sul fatto che una volta che saranno riportati a casa gli ostaggi previsti dall'accordo, e cioè "donne, bambini e stranieri", Israele "continuerà la battaglia" contro Hamas.
William Burns, come detto, è stato il negoziatore chiave per la crisi degli ostaggi in mano ad Hamas, Washington Post ne ha sottolineato il suo ruolo centrale nelle trattative:
"È molto rispettato da tutti i suoi interlocutori, lo ascoltano".
Burns è emerso come il principale negoziatore per gli Stati Uniti nella crisi degli ostaggi, particolarmente apprezzato dal presidente americano Joe Biden per la sua rete di contatti in Medio Oriente e, in particolare, all'interno del servizio di intelligence israeliano, il Mossad.
Attualmente Burns sta spingendo affinché Hamas e Israele allarghino i negoziati in corso sugli ostaggi, finora limitati al rilascio di donne e bambini, fino ad includervi anche gli uomini e il personale militare.
Sta anche premendo per concordare una pausa più lunga, altri giorni di sospensione nei combattimenti, con la richiesta israeliana che Hamas rilasci almeno 10 persone per ogni giorno di pausa nella guerra.
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