Tu sei qui: AttualitàPorto d'armi, in Italia oltre un milione ha regolare licenza
Inserito da (Redazione Nazionale), giovedì 4 gennaio 2024 18:55:00
Il caso del deputato di Fratelli d'Italia, Emanuele Pozzolo con il suo 'porto d'armi per difesa personale' ha riaperto il dibattito sul possesso di armi nel nostro Paese: no, non siamo ancora agli estremi degli Stati Uniti dove ogniqualvolta si verifica un assalto armato a scuole, o Università - arriva, immancabile, la richiesta (inascoltata, il più delle volte) del presidente americano Joe Biden che chiede al Congresso di vietare le armi d'assalto.
Ma torniamo a guardare in Casa nostra.
Come detto, ci sono persone che detengono armi legalmente ma c'è un numero che le possiede, senza essere titolare di una regolare licenza.
Secondo gli ultimi dati ufficiali diffusi dal Viminale nel 2022, le licenze di porto d'armi nel Paese sono 1.237.912, di cui 12.008 per difesa personale.
Numeri che non definiscono la reale fotografia italiana, perché parziali, sia perché non è detto che ad ogni licenza corrisponda solo un'arma e sia perché non si può tener conto del mercato illegale e clandestino.
Proprio per questo si stima che il numero di pistole e fucili in Italia possa superare anche le 10 milioni di unità: secondo la ricerca dell'associazione internazionale 'Small arms survey' di Ginevra, per esempio, le armi presenti sul territorio italiano già nel 2017 erano 8,6 milioni.
La maggior parte dei porti d'arma che vengono concessi (oltre 1 milione) sono per la caccia (609.527) o il tiro a volo (574.842),seguiti da quelli per le guardie giurate (40.961 per arma corta e 574 per arma lunga).
Le licenze per la difesa personale - che vanno rinnovate di anno in anno - sono 11.785 per le pistole e 223 per i fucili.
Numeri, questi ultimi, che registrano un calo costante di anno in anno.
Basti pensare che nel 2002 i porti d'arma per la difesa personale erano il quadruplo: 45.618 per le pistole e 1.938 per i fucili.
E qui, torniamo al caso Pozzolo: anche se si è in possesso del porto d'armi, la legge italiana ne vieta il trasporto in condizioni particolari, come manifestazioni o riunioni pubbliche, con il rischio della multa o, nei casi più gravi, dell'arresto.
Una festa di Capodanno in una Pro Loco in provincia di Biella, a festeggiamenti già avvenuti ( Pozzolo ha atteso la mezzanotte coi suoi familiari non in quel luogo, arrivando solo in un secondo momento) in che caso andrebbe inserito?
Manifestazioni?
Vedremo come proseguiranno le indagini della procura di Biella.
NdL
Foto di Steve Buissinne da Pixabay e Foto di Josh Snader da Pixabay
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