Tu sei qui: AttualitàLa Bufala della "molecola antitumore" censurata dalle case farmaceutiche? Il video che crea false speranze
Inserito da (admin), martedì 8 ottobre 2019 18:58:06
Una pseudo bufala collegata ad un video virale che periodicamente torna alla carica e invade i nostri account whatsapp e messenger. Un messaggio montato ad arte che di fatto parte da una notizia vera, un risultato di una ricerca scientifica, gonfiandola a dismisura inducendo false speranze nella lotta contro il cancro. Ecco il video fake da non condividere: https://www.facebook.com/boobleitalia/videos/2431716983748560/ E' tornato prepotente oggi a circolare sui sistemi di messaggistica istantanea (WhatsApp ma soprattutto Messenger) il video in cui si racconta di una fantasiosa scoperta "italiana" della molecola capace di curare i tumori. Secondo il racconto, due ricercatori precari dell’università di Urbino di nome Mirco Fanelli e Vieri Fusi, avrebbero sintetizzato una molecola antitumorale che spinge al suicidio le cellule malate. Citando una molecola di maltolo che darebbe vita, miscelata assieme ad altre, ad una nuova classe di molecole con attività anti-neoplastica". I due ricercatori esistono ed hanno più volte spiegato che il meccanismo di azione dei composti oggetto di studio "potrebbe" essere "alla base per un potenziale sviluppo di molecole che possano sfruttare strategie alternative con cui bersagliare le cellule tumorali". Sul sito dell’università di Urbino, poi, i due hanno scritto in passato: "Speriamo di poter sviluppare nuove armi con cui aggredire il cancro e con le quali poter migliorare le attuali cure, soprattutto per quei tipi di tumore a oggi sprovvisti di terapia o derivanti da una recidiva". Per quanto ci siano speranza siamo nel campo della ricerca, come conferma anche la pubblicazione scientifica del 2010 (uscita sul British Journal of Cancer) che potrebbe essere la base che ha ispirato in buona fede questo video. Il gruppo di ricerca ha continuato a lavorare sulle stesse molecole anche negli anni successivi, allargando la collaborazione scientifica a livello internazionale, come dimostrano ad esempio i successivi articoli usciti nel 2012 e nel 2014. Di certo abbiamo solo che in tutto il mondo sono in tanti a lavorare per combattere il male del secolo e la ricerca ha bisogno del supporto di tutti, scienziati, ricercatori e soprattutto sostenitori e filantropi. Non condividete questo video creando false illusioni ed eventualmente, se lo avete già fatto, inviate il link a questo articolo.
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