Tu sei qui: AttualitàGaza, altri due giorni di tregua. Biden: "Non ci fermeremo finché tutti gli ostaggi non saranno liberi"
Inserito da (Redazione Nazionale), lunedì 27 novembre 2023 21:21:01
Arriva la tanto attesa tregua, finalmente.
E ci saranno ulteriori due giorni.
A Gaza si prova a tornare alla normalità, seppur impossibile, qui si è imparato a (con)vivere con l'inferno.
Nei giorni di pausa dei combattimenti, la benzina e il gas da cucina sono entrati nella Striscia ed ora lunghe file di persone sono in coda davanti alle stazioni di servizio mentre tante auto attendono pazientemente di fare rifornimento.
Le quantità di gas domestico e di combustibile entrata nella Striscia dall'inizio della tregua non potranno però mai soddisfare i bisogni di 2 milioni di persone che vivono nella Striscia.
Intanto mentre è iniziato il piano del rilascio degli ostaggi da parte di Hamas è intervenuto Joe Biden sulla tregua tanto attesa nella Striscia:
"Stiamo sfruttando appieno la pausa nei combattimenti per aumentare la quantità di aiuti umanitari inviati a Gaza e continueremo i nostri sforzi per costruire un futuro di pace e dignità per il popolo palestinese.
Non ci fermeremo finché tutti gli ostaggi dei terroristi di Hamas non saranno rilasciati", ringraziando il premier israeliano Benyamin Netanyahu, l'emiro del Qatar Tamim Bin Hamad Al-Thani e il presidente egiziano Abdel Fattah Al-Sisi "per il loro impegno in questo processo e per aver raggiunto l'accordo per una proroga nelle prossime 48 ore".
Ancora Biden afferma:
"Negli ultimi giorni, sono rimasto profondamente impegnato per garantire che questo accordo - mediato e sostenuto attraverso un'ampia mediazione e azione diplomatica statunitense - possa continuare a produrre risultati. Finora, più di 50 ostaggi sono stati rilasciati e restituiti alle loro famiglie.
Quelli rilasciati includono bambini piccoli, madri e nonne. Una di loro è una ragazzina americana, Abigail, che ha compiuto quattro anni mentre era prigioniera dopo che i suoi genitori sono stati uccisi davanti ai suoi occhi e lei è stata presa in ostaggio dai terroristi di Hamas il 7 ottobre. Ho parlato con la famiglia di Abigail dopo il suo rilascio e stiamo lavorando a stretto contatto con i nostri partner israeliani per garantire che riceva le cure e il sostegno di cui ha bisogno mentre inizia a riprendersi da questo trauma indicibile".
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