Tu sei qui: AttualitàConferenza di Parigi, premier palestinese: "Il tempo è prezioso"
Inserito da (Redazione Nazionale), giovedì 9 novembre 2023 21:36:29
Una conferenza internazionale quella di Parigi voluta fortemente dal presidente francese Macron che ha invitato tra gli altri, il premier palestinese, Mohammed Shtayyeh che dichiara come la soluzione in Medio Oriente:
"sta nel porre fine all'occupazione israeliana e alle colonie".
Il premier palestinese Mohammed Shtayyeh lancia un appello alla comunità internazionale sottolineando che "il tempo è prezioso" quando "sei bambini vengono uccisi ogni ora".
Leader e rappresentanti da tutto il mondo si sono riuniti all'Eliseo per sottolineare la necessità di proteggere i civili, con Macron che ha invocato "nell'immediato" una pausa umanitaria e nel frattempo "lavorare per un cessate il fuoco".
E se da una parte il diritto di Israele a difendersi non va messo in discussione come sottolinea il ministro degli Esteri Antonio Tajani:
"è essenziale sottolineare che Hamas non rappresenta la popolazione palestinese ed è imperativo proteggere tutti i civili in ogni momento, nel rigoroso rispetto del diritto umanitario internazionale".
Sono poi intervenuti anche i primi ministri di Grecia, Irlanda e Lussemburgo, nonché i presidenti del Consiglio e della Commissione europea, Charles Michel e Ursula von der Leyen, il commissario generale di Unrwa Lazzarini, il capo degli Aiuti di emergenza Onu Griffiths e il presidente del Comitato internazionale della Croce Rossa Spoljaric Egger.
Assente invece il governo israeliano, ma il capo di Stato francese ha parlato martedì con il primo ministro Benyamin Netanyahu e gli parlerà dopo.
Si è voluto ricordare la sofferenza della popolazione palestinese di Gaza vittima della guerra, mentre il ministro degli Esteri egiziano Sameh Shoukry ha denunciato "il silenzio internazionale sulle violazioni del diritto umanitario internazionale perpetrate da Israele" nel territorio palestinese. Quella della Striscia è una "situazione umanitaria disastrosa", secondo Michel, mentre il segretario generale dell'Onu Antonio Guterres ha parlato di "incubo umanitario senza fine".
Per porvi rimedio, la soluzione immediata è la garanzia di pause umanitarie per permettere ai civili di allontanarsi dalle ostilità e l'ingresso degli aiuti umanitari attraverso il valico di Rafah: "una priorità", secondo von der Leyen.
"L'obiettivo finale è la pace", ha sottolineato il vicepremier Tajani.
Hudna, vuol dire cessate il fuoco.
I Paesi che hanno partecipato alla ''conferenza umanitaria'' su Gaza organizzata oggi a Parigi hanno poi annunciato aiuti complessivi di oltre un miliardo di euro.
"I numeri degli impegni assunti durante la conferenza vanno ancora consolidati ma è sicuro che è stato superato il miliardo di euro", ha riferito l'Eliseo a margine della conferenza.
Gran parte di questo aiuto servirà a rispondere alle richieste dell'Onu per aiutare la popolazione di Gaza e della Cisgiordania, stimati ad 1,2 miliardi di dollari fino a fine 2023.
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