Tu sei qui: AttualitàAntitrust multa le principali società fornitrici di energia per modifiche unilaterali al prezzo
Inserito da (Redazione Nazionale), mercoledì 14 dicembre 2022 19:17:41
L'Antitrust bacchetta le principali società fornitrici di energia avviando ben sette istruttorie contro Enel, Eni, Hera, A2A, Edison, Acea ed Engie, contestando loro la modalità unilaterale con cui le utilities avrebbero agito sui consumatori con modifiche illegittime del prezzo di fornitura di energia elettrica e gas naturale.
Il danno, oltre la beffa, è che vengano finanche accusate di aver derogato al divieto di aumentare le stesse tariffe così come inserito nel decreto Aiuti bis e tale per cui avrebbe oltretutto causato un danno economico a milioni di utenti tra consumatori, condomini e microimprese.
Le società avranno a disposizione una settimana per difendersi dalle accuse: In caso di esito negativo, dovranno sospendere l'applicazione delle nuove condizioni economiche e ripristinare i prezzi praticati prima del 10 agosto 2022, data di entrata in vigore del decreto Aiuti bis.
Ma tra tutte la prima a difendersi è Enel che dichiara in una nota:
"Con riferimento alla notizia dell'apertura di un procedimento istruttorio da parte dell'Autorità Antitrust nei confronti di Enel Energia e di altri sei operatori, per presunte modifiche unilaterali illegittime del prezzo di fornitura di energia elettrica e di gas naturale, la società precisa di non avere modificato alla propria clientela le condizioni economiche durante il periodo di validità dei contratti, conformemente a quanto disposto dall'art. 3 del Decreto Legge c.d. ''Aiuti bis''". Lo riferisce Enel in una nota.
"L'Autorità chiede di applicare l'articolo in questione anche ai rinnovi contrattuali, proponendo dunque - sottolinea il gruppo - un'interpretazione analogica errata di una disposizione eccezionale, in contrasto con le norme nazionali ed i regolamenti europei. Enel ha sinora fatto fronte alla grave crisi provocata dall'aumento dei costi del gas mantenendo invariati i prezzi per i propri clienti durante tutta la validità dei contratti. Per far ciò la società ha mantenuto il prezzo di vendita dell'energia rinnovabile sui valori storici di prima della crisi ed ha sopportato le perdite determinate dalla crescita del prezzo del gas che ha penalizzato le imprese generatrici di energia elettrica. Il provvedimento emanato, impedendo di recepire le variazioni di costo intervenute dopo la scadenza del contratto, danneggia i clienti per i quali gli operatori elettrici non avranno energia disponibile a prezzi pre-crisi che rischiano, dunque - stante l'impossibilità di rinnovare il contratto - di transitare sul mercato tutelato o della salvaguardia che oggi pratica prezzi più alti di quelli applicati in sede di rinnovo delle offerte in scadenza".
"Per tale motivo, a tutela delle proprie ragioni e degli interessi di tutta la clientela, Enel - annuncia il gruppo - impugnerà immediatamente il provvedimento dell'Autorità confidando che la valutazione di un giudice terzo possa ripristinare le minime condizioni di diritto necessarie per la sopravvivenza di un mercato già afflitto da tanta turbolenza".
L'ex presidente della Camera Roberto Fico, dichiara:
"Bene il faro acceso dall'Antitrust che ha anche previsto delle misure cautelari nei confronti di sette aziende che si occupano di forniture elettriche e di gas.
La tutela dei consumatori è una priorità e deve essere un obiettivo comune di tutti evitare rincari immotivati. In questo contesto il tema della tassazione degli extraprofitti deve restare al centro del dibattito e delle azioni di governo e Parlamento. Serve un intervento più radicale. Chi in questi mesi, a causa delle conseguenze della pandemia prima e della guerra in Ucraina poi, ha guadagnato di più, è necessario dia di più".
Fonte foto:Foto diColin BehrensdaPixabay eFoto diAlberto SanchezdaPixabay
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